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Grande soddisfazione per un maestro condurre per mano gli allievi verso il tragurdo delle prime mostre.
Il rapporto allievo-maestro parte dalla generosità del cuore: conosco la strada e tutti i suoi sentieri per averla percorsa mille volte e desidero donarti il frutto della mia lunga esperienza. |
Così inizia il cammino che condurrà l'allievo ad esplorare tutte le vie che porteranno alla ricerca del profondo, se può sembrare un semplice gesto l'intingere il pennello nel colore, per depositarlo con brevi tratti sul candore della tela, ma chi guida la sua mano è quell'aura d'amore del maestro che rende il gesto man mano più sicuro, quell'incoraggiare di giorno in giorno, quel suggerire alle spalle, lieve come un sospiro:
coraggio, cancella, correggi, riprova. Tira fuori il meglio di te, spogliati delle paure, delle sovrastruttture e vai verso la creazione più pura della bellezza.
Così passo dopo passo nasce la fiducia in sè e la gratitudine verso il maestro che lo guida, colui chel'ha spinto a vedere chiara la sua missione: il desiderio di dare gioia e felicità agli altri tramite le proprie opere, perchè questo dovrebbe essere ciò che spinge l'artista a creare.
L'arte è liberazione del potenziale umano racchiuso dentro un singolo individuo. Sono i sentimenti dell'essere umano, come speranza e amore che arrivano a noi trasmessi dall'opera, è il palpito del cuore ivi racchiuso che suscita una vibrazione nel nostro cuore.
Questa in sintesi, è l'essenza dell'esperienza artistica, la condivisione del sentimento che lega il creatore allo spettatore, trascendendo ogni limite di tempo e spazio.
Ciò che rimane dell'incontro maestro allievo non è la gratitudine fine a se stessa, ma è la vita dell'allievo che si trasforma in gratitudine, perchè grato dell'intera esistenza.
Dice un pensatore orientale:
il maestro è una semplice porta verso il cielo infinito, e verso tutte le stelle al di la nel cielo.
Rosella Bono