Quando un Maestro d’Arte trova il coraggio, la forza e la consapevolezza di mettersi in gioco nella presentazione di coloro che come allievi hanno seguito le sue indicazioni nel cammino dell’equazione arte - tecnica - messaggio, allora il vero segno della comunicazione e della trasmissione vera dell’esperienza di un insegnamento atto a trasmettere per non perdere gli sforzi fatti nel passato, e contribuire a una nuova consapevolezza della conoscenza per il futuro prossimo, è stato siglato ed offerto per una società che ha bisogno di speranza e di ottimismo per un futuro colmo di armonie e di positività, scevro da diffidenze, discordie , egoismi di potere e possibili nepotismi ed oligarchie di pensiero e di condotta.
Venerdì 4 maggio alle 18, questo è successo, all’inaugurazione presso la nostra galleria, della mostra degli allievi di Adelma Mapelli, autorevole pittrice e acquarellista, che come ebbe a dire Franco Bellomo in una sua riflessione critica: Il suo tratto sicuro segue una gestualità sapiente, scorre sui contorni poetici dell'immagine, facendo affiorare l'essenza della figura. Vedere all'opera la Mapelli è come assistere ad un concerto gestuale di un virtuosismo magico. Questa sua capacità sapiente nella gestualità che affiora nell’essenza della figura la ritroviamo in questa mostra, nei dipinti dei suoi allievi. Una mostra , vera apoteosi della figura in ogni suo risvolto, del segno, del colore , dell’anima interpretativa di ogni figura ritratta.
Adelma ha saputo trasmettere il suo entusiasmo, la sua passione e la sua voglia di comunicare in maniera totale ai suoi allievi e a coloro che hanno saputo seguirla con entusiasmo e dedizione, e questo si è visto molto nettamente all’inaugurazione con la sala gremita di allievi e parenti, nella profonda solidarietà che si respirava in quell’atmosfera magica, conclusasi con il materno (concedetemelo), riconoscimento che il maestro d’arte ha voluto offrire onorando ogni suo allievo con una pergamena di merito e di sprone a fare sempre meglio e a non mollare mai.
Questa atmosfera è rimasta in galleria e vi rimarrà ancora. Sino al 13 maggio quando terminerà la mostra, nelle pareti dove si possono ammirare i dipinti e leggerli nella loro globalità, in quell’apoteosi del figurativo come dicevo prima, racchiuso nella profonda e materna scintilla ispirativa dettata dalla loro Adelma, Maestra d’Arte.
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