Quarta ed ultima delle mostre dedicate ai vincitori della sesta Biennale “
Metropoli di Torino”
2016 Concorso Internazionale di Pittura, Disegno, Grafica e Acquerello.
La Biennale ha avuto come di consueto la sede della premiazione presso la
GAM di Torino ed ha visto la partecipazione di tanti artisti provenienti da varie parti d’Italia le cui opere sono state tutte esposte presso la splendida sede del
Mausoleo della Bela Rosin.
Nella sede di via Rubiana saranno in mostra le opere di Antonio Luigi De Paoli - premio speciale della Presidenza con l’opera “Simbiosi”.
Antonio Luigi De Paoli L’opera pittorica e scultorea di Antonio De Paoli è volta principalmente ad una forma figurativa particolare che rende l’autore unico e chiaramente individuabile.
Questo, per la sua capacità di realizzare opere dove l’impronta della sua personalità si concretizza in figure possenti, in grado di attrarre per la loro espressività l’attenzione di quanti hanno l’occasione di vederle, siano esse dipinti o sculture.
La sua fase scultorea è ricca di un’esperienza maturata nelle impegnative prove di concorsi per opere destinate a strutture pubbliche con grandi opere monumentali.
In queste produzioni, che ormai sono presenti in molte città d’Italia, De Paoli, oltre alla sua grande esperienza di scultore, dimostra una capacità di interpretazione delle tematiche richieste che rivela non solo bravura e originalità, ma anche una coerenza stilistica personale e fantasiosa.
L’azione creativa ovviamente passa attraverso il progetto dell’opera realizzato con bozzetti che sono la vera idea di base, in questi l’artista intravede la realizzazione in grande, questa è quindi l’idea originale che se troverà modifiche resterà pur sempre la base creata da una fantasia fertile che con questi bozzetti ci dona autentiche opere d arte, uniche e originali.
Anche nella sua produzione pittorica la fantasia gli fa realizzare opere che prendendo spunto da elementi reali, come rocce ed altri elementi naturali, creando visioni surreali nelle quali le piccole figure umane esaltano la ciclopica dimensione di mondi fantastici e di scenari avveniristici e inquietanti.
Un autore giovane, ma dalle grandi capacità e aspirazioni, col suo lavoro sa riportarci piacevolmente a tempi passati , soprattutto per la grande volontà di lavoro, di quello vero, fatto di fatica e sudori, di sacrifici e di tormento, rivelandoci così l’aspetto dell’ uomo- artista che vive e sottolinea con la sua volontà quei valori e qualità che troppo sovente si scordano all’insegna di una modernità vuota e decadente.
Isidoro Cottino
