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PREMIO LETTERAIO
"Arte Città Amica"

Edizione 2007







Sabato 6 ottobre 2007, con la consegna dei premi, si è conclusa alla GAM, galleria Civica d'Arte Moderna, il Concorso Letterario Arte Città Amica, edizione 2007.

La giuria composta da: Ajad Alabbar (docente universitario), Bruna Bertolo (giornalista, Scrittrice), Marina Boncristiani (avvocato), Massimo Centini (giornalista, scrittore), Fabrizio Legger (giornalista, scrittore), Davide grezzo (docente, scrittore), Mauro Minola (docente, scrittore), Enzo Papa (giornalista, critico d’arte), Mario Parodi (docente, scrittore), Elio Rabbione (giornalista, scrittore), Danilo Tacchino (giornalista, scrittore), e dalla presidente del Centro Culturale Raffaella Spada, con funzione di segretaria, ha esaminato preliminarmente gli elaborati pervenuti, ed ha selezionato una prima “rosa” di finalisti.


Dopo ulteriori e comparative riletture, la commissione ha così definito le graduatorie:

Sezione Romanzo Edito

1°: Claudio Iacono
di Villarbasse (TO)
"La donna di Algeri" - Neos Edizioni
Claudio Iacono si dimostra alla sua opera prima con la “La donna di Algeri “ un romanziere sagace, preciso, puntuale nel somministrare dosi emotive, risvolti psicologici e scenari referenziali. Approfitta della centralità di Torino chiamata alla sua responsabilità nell’organizzare i giochi Olimpici invernali del 2006 per far convergere in riva al Po le tensioni di un mondo globalmente inquieto. Si dipana un avvincente giallo con personaggi a tutto tondo. C’è indubbiamente calore e colore. Soprattutto la soddisfazione del lettore in un tessuto narrativo esteticamente appagante
2°: Alessio Grosso
di Milano
“Sole di sangue” - Mursia Editore
In questo sole di sangue, Alessio Grosso si dimostra un romanziere maturo, capace di imbastire una trama avvincente nella quale gli aspetti scientifici della meteorologia si intrecciano con il mondo della fede, consegnandoci un romanzo giallo dai ritmi serrati, sempre scritto con uno stile piacevole e scorrevole. Notevole l’impegno di spunti attinti dalla cronaca della recente storia dei papi e del Vaticano e l’intreccio tra presunti religiosi, scienziati e politici per manipolare le coscienze delle masse. Il tessuto narrativo, arricchito dalla puntuale e scenografica descrizione di imponenti catastrofi naturali, invita il lettore a soffermarsi a riflettere sui cambiamenti del clima e sulle prospettive agghiaccianti con cui dovrà confrontarsi l’intera umanità nei prossimi anni.
3°: Paolo Maccioni
di Quartu S.Elena (CA)
“I segreti del presidente” – ed. L’autore libri Firenze
Paolo Maccioni, autore maturo e sagace, ambienta il suo “ I segreti del presidente” nella Sardegna degli anni settanta del Novecento, dibattuta tra il desiderio di contare di più a livello economico e politico, anche con la rivendicazione dell’autonomia e il pesante fardello di una realtà provinciale, ancora permeata dai riti del mondo agricolo- pastorale, nel quale le passioni torbide e pericolose contrastano con gli ideali di giustizia e libertà. L’autore puntuale nell’orinare l’intreccio della trama in un tessuto narrativo avvincente, ricco di sotterfugi e di colpi di scena, dimostra una spiccata capacità di analizzare il vissuto psicologico dei personaggi del romanzo, mettendo in luce le qualità, ma anche i vizi e i luoghi comuni propri di una società in rapida trasformazione.
4°: Claudio Rava
di Alessandria
“Spirale” – Edizioni il Melograno
E’ un libro che incatena fin dalle prime pagine, suscitando nel lettore una curiosità che si fa via via crescente. Uno stile narrativo essenziale e asciutto, e per questo ancora più incisivo. E’ davvero un’incredibile “spirale” di emozioni, un crescendo quasi a livello musicale che stimola il desiderio di andare oltre, di sapere, di accompagnare i personaggi nella loro affannosa corsa in salita. E’ un viaggio alla ricerca dell’oltre, di quel qualcosa che non si conosce e che si teme, ma che nello stesso tempo affascina in modo irresistibile. Mistero, suspence, scenari inquietanti che richiamano alla mente le immagini di De Chirico. C’è, nel viaggio dell’inconscio compiuto dai tre amici, una concatenazione indivisibile tra la dimensione dell’illusione e gli elementi della realtà. C’è la totale immersione in spazi assurdi nella loro prospettiva, ma che appaiono quasi veritieri nelle loro inquietanti illusioni di realtà. Un libro dal ritmo incalzante: non si può lasciarlo sul comodino ad aspettare, pretende di essere letto.
5°: Stefano Testa
di Tremestieri Etneo (CT)
“Il testamento di Don Rodrigo” – Pulp Edizioni
E’ un poderoso romanzo storico che ci riporta all’epoca della scoperta del “Nuovo Mondo”. Un periodo molto ampio, dal 1470 al 1535, denso di avvenimenti, raccontato attraverso la vita di un personaggio, Rodrigo de Triana, che, all’alba del 12 ottobre 1492, scorse per primo le sponde del Nuovo Mondo. Una figura positiva che si muove in un periodo storicamente molto difficile, in cui agiscono poteri forti, come quelli dell’Inquisizione, in cui spesso la sopraffazione e la violenza sembrano rappresentare regole di vita. E’ un solido affresco, a tinte forti, di un mondo ormai al confine, in quel passaggio tra 1400 e 1500 che fu segnato per sempre dalla voglia di terra di “quegli uomini rudi”, spesso violenti, che navigarono sulla Nina, la Pinta e la Santa Maria. Su un tessuto storicamente solido, l’autore, Stefano Testa inserisce una trama a volte complessa che è anche il pretesto per far uscire dall’ombra le malvagità, i conflitti, o le tenere emozioni racchiuse in un sacchetto di sabbia. Da leggere con calma, assaporando la Storia e le “storie” contenute.


SEZIONE volume di poesie


1°: Renzo Piccoli
di Bologna
“Verso Esperia” – Ed. Firenze Libri
Nell’opera “Verso Esperia”, abbiamo trovato un’unità tra forma e contenuto delle diverse poesie che esprimono un livello abbastanza maturo dell’autore nell’esposizione dei temi poetici che gli sono propri. L’autore, con forza, ha cercato di esprimere il sentimento, la ragione e la coscienza, dando atto che l’esistenza, ora è pura immaginazione, ora una realtà che patisce la sofferenza e il dolore, ora un sentimento che esalta l’amore e la felicità.
2°: Rosa Salvia
di Roma
“Le parole del mare” – Ed. Lieto Colle
Nell’opera “Le parole del mare”, il senso metafisico dell’esistenza è esaltato ed evidenziato tramite dei versi costituiti da semplici paradigmi quasi di uso quotidiano. “E il Cristo (eroe quasi per caso) sospeso in mezzo al buio”.
3°: Luigi Canale
di Padova
“Impermanenza dell’essere” – Editrice Il Torchio
Nell’opera “Impermanenza dell’essere”, la pace e la guerra sono gli opposti dell’amar la vita o viverla, rifiutando la violenza e il mescolarsi del sangue con il fango che costituisce il corpo degli esseri malvagi e senza princìpi umani.
4°: Gina Pace
di Palermo
“Un quadrato di luce” – Nuova Ispa Editore L’opera “Un quadrato di luce”, è un primo passo verso una retorica che tende a convincere il prossimo che quel che scrive è accettabile. L’interlocutore ha diverse possibilità: accettare, rifiutare, essere indifferente o stare in silenzio e riflettere.
5°: Gaetano Pizzuto
di Torino

“Tra le onde della nostalgia”
- Carta e Penna Editore
Nell’opera di Gaetano Pizzuto il tempo che conta è il presente, anche se in senso lato “è senza voce”. Questo non gli impedisce di farsi intendere lo stesso. La poeticità consiste nell’osservare e nell’intendere, non necessariamente con l’intelletto, ma per mezzo del senso dell’essere.


SEZIONE RACCONTO INEDITO


1°: Simona Conte
di Giulianova Lido (TE)
“Perdita di memoria”
Storia di una discesa nei meandri dell’inconscio, di un percorso fra dettagli psichici e memorialistici, alla ricerca di un’appartenenza perduta; il brano è condotto con stile sobrio e sorvegliato, con felice e raffinata capacità di osservazione e di introspezione.
2°: Donatella Lanza
di Vallanzengo (BI)
“Stagioni imperfette”
Brano elegantemente descrittivo, volto alla costruzione di un’icona della memoria, alla raffigurazione sub specie aeternitatis della generazione anziana, colta nella sua dignità e nella profonda affezione e attaccamento alla discendenza.
3°: Francesco Brocchi
di Udine
“A Egeria”
Testo costruito come sorta di inno in prosa a una ninfa delle acque, che si elabora in nostalgica rivisitazione di luoghi e mitologemi dell’antichità e insieme nella consapevolezza di un’ineluttabile e affascinante decadenza e rovina delle glorie umane.

4°: Antonio Piazza
di San Benedetto del Tronto
“L’ultimo viaggio del Filomena Madre”
Vicenda di sfondo marinaresco, percorsa da un filo di malinconia e insieme di malìa fantastica nello sfioramento del tema della sirena, cui il dialogo condotto da alcuni personaggi in dialetto siciliano conferisce accenti di verità e sincerità.
5°: Luca Gubellini
di Collegno (TO)
“La ragazza palestinese”
Storia dell’anomala relazione tra un giovane israeliano e una ragazza palestinese, che si sviluppa con accenti di delicatezza e comprensione prima del finale tragico, visto come inevitabile tributo all’antica storia di odio e rivalità tra i rispettivi popoli.


SEZIONE POESIA INEDITA

1°: Maria Teresa Biasion Martinelli
di Orbassano (TO)
“Incanto”
Poesia scritta con termini appropriati, molto efficace nel riprodurre attraverso l’armonia del verso le affascinanti immagini che compaiono nella mente dell’Autore. Una lirica piena di fascino, ricca di musicalità, caratterizzata da una non comune capacità evocativa che suscita nel lettore esotiche fantasie e seducenti emozioni.
2°: Emma Mazzuca
di Latina
“Amore e morte”
Versi incisivi, strofe intense e suggestive, linguaggio efficace, immagini forti e vigorose caratterizzano questo testo poetico che parla direttamente al cuore del lettore. Una poesia che trasuda vissuto, coinvolgente, che canta con vigore la dolente condizione umana.
3°: Giovanni Scilio
di Scicli (RG)
“Soffia rabbioso il vento”
Lirica intensa e suggestiva, nella quale il poeta mostra di saper cogliere con estrema attenzione e con grande capacità di utilizzo delle parole più efficaci, la bellezza incantevole della natura, alternando le descrizioni agli stati d’animo di un cuore sensibile e spalancato al fiorire dei sentimenti.
4°: Giovanni Gianchetti
di Grugliasco (TO)
“Attesa“
Poesia breve ma ricca di profondi significati, come una finestra che si schiude sulle emozioni e sui sentimenti che si agitano nel fondo del cuore umano, Versi intensi, che toccano direttamente il cuore del lettore e che fanno riflettere sul significato dei sentimenti e dell’amore.
5°: Marcello Bianchi
di Massa (MS)
“Notturno”
Lirica dolce e suggestiva, che evoca affascinanti paesaggi e che offre un ritratto davvero poetico della notte estiva e del bosco che diventa il luogo segreto dove il cuore e l’anima del poeta si confidano con la gran Madre Natura e con l’incanto del Creato che continua a sedurre il cuore dell’uomo.



La giuria, valutando positivamente molte delle opere in concorso, ha voluto segnalare alcuni degli autori che, pur non entrando nella ristretta rosa dei premiati, si sono comunque distinti per le motivazioni di seguito riportate.

Per la sezione Romanzo edito:

Castrenze Calandra di Varese – per l’opera “Tredici bottiglie” – Ed. Il Filo;
Avvincente intreccio fra Sicilia e Medio Oriente. Due ragazzi scappano dalla tenuta del nonno (in Sicilia) e dopo pochi anni si ritrovano ad essere terroristi in Siria. Politica e servizi segreti, colpi di scena a non finire. Da leggere... tutto d'un fiato.

Gian Vittorio Giusiano di Torino – per l'opera “Dedicato a” – Ed. Ananke;
Deliziosi, brevi racconti che mettono in relazione il proprio io con il mondo circostante, in un rapporto delicato con piccoli fatti che invitano alla riflessione. L’autore ci avvicina al suo mondo puro e delicato, in cui dominano le personali suggestioni tipiche di chi sa accostarsi in modo lieve ed ironico all’esplorazione della piccola realtà quotidiana.

Valeria Mocanasu di Torino – per l'opera “Il Sapore della mia Terra” – Ed. Angolo Manzoni;
Commovente opera prima di una scrittrice rumena che vive e lavora in Italia, ma che non può dimenticare la sua terra, le sue radici, le sensazioni, a volte dolorose, a volte intensamente dolci, che hanno costruito il suo essere. Un volume in italiano, pubblicato dalle Edizioni Angolo Manzoni di Torino, che porta alla ribalta non solo un racconto emozionante ed intenso, ma anche la realtà di un paese orgoglioso e vivace, povero e sperduto, ma scolpito nel pensiero dell’autrice.

Pietro Solimeno di Orbetello (GR) – per l’opera “Karen” – Ed. Il Filo;
Una storia raccontata in modo intenso con un particolare intreccio di guerra e di amore da un autore alla sua seconda esperienza, con personaggi che si muovono in scenari drammatici e sconvolgenti. Vince l’amore? Vince la violenza? Pagina dopo pagina la lotta si trasferisce sul piano emozionale.

Gianluca Zanoni di Como - per l’opera “Rage” – Ed. Il Filo;
Ottima costruzione per questo viaggio dentro il dolore e l’inferno del proprio io. Storia di un serial killer che costruisce sul proprio rimorso un abisso tragico e incolmabile. E’ un libro che esplora la drammaticità e la caduta senza ritorno di chi ha ormai perso anche la speranza.


Per la sezione Volume di poesie:
Giuliana Azzolini Tassinari di Pino T.se (TO) – per l'opera “Per non morire” - Carta e Penna Editore;
Scrittura che sa trasferire il vissuto sul piano della rappresentazione avvalendosi di un linguaggio quasi espressionistico.

Pietro Cardona di Torino – per l'opera “Ritratti e tempo” – Editrice Palomar;
Linguaggio immediato che trova la propria sostanza poetica in una serie di immagini che sanno porre in rilievo il lirismo delle semplici cose quotidiane.

Nunzio Granato di Latina – per l'opera “Il cielo dentro” – Editrice Uni Service;
Una costruzione poetica che sceglie di privilegiare immagini e vissuti che trovano la loro sostanza in esauribile patrimonio costituito dall'analisi introspettiva.

Silvia Magistro di Pistoia – per l'opera “Io in me” – Edizioni Il Filo;
Le parole sono sapientemente adagiate sul pentagramma di una composizione che sa estremizzare le emozioni in pochi ma salienti tratti.

Angelo Ruggeri di Collazzone (PG) – per l'opera “Lezioni su felicità e amore in un liceo romano” – Edizione Penna d’autore.;
Libro eterogeneo dominato da un forte eclettismo letterario che ne fa un'opera originale e nello stesso tempo problematica.


Per la sezione Racconto inedito:
Valeria Amerano di Torino - per l'opera“Il corredo della sposa”
Malinconico apologo sul rapporto difficile e frustrante tra lo scrittore e la diffusione, commercializzazione e ricezione della sua opera nel sottobosco letterario-editoriale.

Alessandro Berardelli di Roma - per l'opera “La principessa bambina”
La vicenda di un amore soffocato dalla routine lavorativa induce il protagonista a proiettarne il ricordo su una nuova figura femminile, in un’ambiguità che sfocia in una conclusione delittuosa.

Marco Bertoncelli di Sona (VR) - per l'opera “Tutto ebbe inizio”
Efficace brano satirico, dai toni un po’ surreali, che descrive un grande e multietnico condominio in cui tutti, misteriosamente, vanno d’amore e d’accordo…

Roberto Chirico di Mozzagrogna (CH) - per l'opera “Accade”
Storia di un’amicizia che si trasforma nella passione di un doppio adulterio, e giunge alle estreme e degeneri conseguenze di una violenza cieca e ineluttabile.

Michele Fiorenza di Castellamare del Golfo (TP) - per l'opera “Il solito sole”
Storia della riapparizione, nella vita di un uomo normalmente sposato, di una sua vecchia fiamma, in una serie di incontri che si smorzano in un delicato rimpianto.

Giovanni Galli di Savigliano (CN) - per l'opera “Barbera Viola e marasca”
Racconto immerso nel clima fiabesco della superstizione contadina, e insieme robustamente agganciato alla concretezza degli ambienti e delle espressioni dialettali.

Marcello Manuali di Perugia - per l'opera “Conte di luna”
Testo dai richiami pirandelliani in cui un cantante d’opera si immedesima nel personaggio fino a sovrapporlo, quasi per sottile osmosi, alla propria reale identità.

Francesca Monte di Cuneo - per l'opera “Soledad”
Intrigante racconto di seduzione e passione che tenta di proiettarsi in un aldilà incerto, vagamente kafkiano, e trascolora nella frammentazione della memoria.

Franco Tosi di Firenze - per l'opera “Il sedile singolo”
Brano centrato sulla descrizione psicologica di una donna incapace di adeguarsi al trascorrere del tempo, e vincolata al malinconico e obsoleto modello della propria giovinezza.

Lenio Vallati di Sesto Fiorentino (FI) - per l'opera “George”
Commosso resoconto di una fanciulla irachena innamorata di un soldato americano, e pronta per lui a sfidare le convenzioni e a crescere il piccolo frutto di un legame proibito.


Per la sezione poesia singola:
Barbara Accossato di Vinovo (TO) - per l'opera “Onda di pace”
Poesia dall’afflato religioso estremamente schietto e coinvolgente. La anima un tono di preghiera suadente, pieno di calore umano e di fiducia in quel meraviglioso Divino che dimora in noi e fuori di noi. Una lirica che parla al cuore e che infonde uno spiraglio di speranza in ogni cuore pronto a confidare nella presenza divina

Alessandro Berardelli di Roma - per l'opera “La principessa bambina”
La vicenda di un amore soffocato dalla routine lavorativa induce il protagonista a proiettarne il ricordo su una nuova figura femminile, in un’ambiguità che sfocia in una conclusione delittuosa.

Enrico Pili di Sestu (CA) - per l'opera “Sardegna”
Sonetto armonioso, con versi caratterizzati dal ritmo e dalla perfezione della metrica. Il poeta dosa abilmente le parole, utilizza un lessico classicheggiante e, con somma abilità, riesce ad offrire al lettore un ritratto davvero affascinante della bellissima isola di Sardegna.

Ermanno Raso di Racconigi (CN) - per l'opera “Dove abita la verità”
Poesia bellissima e profonda, i cui versi chiari e convincenti riescono a trasmettere al lettore un girotondo di emozioni sino a sfiorargli le corde dell’anima.

Davide Signore di Varisella (TO) - per l'opera “La luce del faro”
In un’antitesi di sensazioni che attanagliano lo spirito narrante, l’autore metaforizza nelle buie e fredde acque marine, la sua sensazione di disperazione e di forte disorientamento. Poi, per un’ineluttabile forza, come un lampo di luce di un provvidenziale faro che:“ separa il cielo dal mare”, l’animo dell’autore ritrova la via, e: “improvvisamente il buio scompare”. Forte liricità ed espressione velata da una continua ricerca delle proprie certezze.

Laura Solinas di Moncalieri (TO) - per l'opera“Ieri”
Liricità diretta, effettuata con poche immagini chiare e ricche di significato, che riescono a svelare l'ultima verità.

Emanuele Tagliafichi di Piacenza - per l'opera “Ritornando a Cadice”
Nostos" (ritorno) reale, mnemonico e sentimentale ad esperienze, sensazioni, percezioni di un tempo custodito nel ricordo di un luogo evocante quel tempo. Versi cadenzati come l'affiorare pulsante delle immagini mentali e visive, in una composizione di efficace forza evocativa.

L'organizzazione Arte Città Amica ha ritenuto di voler mensionare i seguenti autori:

Sezione volume di poesie

Angela Crespi di Torino – “Il profumo dei pensieri” – Edizioni Pentarco
Immagini narrative, manifestate in versi ritmici, con reiterati riferimenti agli elementi naturali di immediato richiamo romantico, trasfigurato talvolta in figurazioni più astratte di valore metafisico o surreale.

Davide Conficoni di Forli - “L’Inizio e la fine” – Edito in proprio

Bouquet di liriche che estrinsecano contrizione per la perdita di un affetto, in versi semplici, spontanei, immediati, come una preghiera o un colloquio intimo. Le iterazioni verbali e le rime casuali conferiscono cadenze musicali e fluidità espressiva che affascinano il lettore sensibile.

Sezione Racconto inedito

Massimo Cortese di Ancona - “Prima del debutto”
Racconto di un’Italia in guerra dove la gente si scontra anche con la miseria umana. Storia di sentimenti che toccano il cuore. Forma e contenuto di buon livello.

Sezione poesia singola

Enrico Calilli di Torino - “La Novia”
Il titolo prefigura il contenuto: papà che ammira commosso la figlia accompagnata all'altare. Una dedica toccante per un sentimento dolce e universale, reso con versi di naturale colloquio confidenziale e augurale, scorrevoli di gioia pregnante.

Giuseppe Gambini di Garbagnate M.se (MI) - “Città di Donne senza donne”
Compunto rammarico per le mutate virtù femminili e per la perdita dei valori antichi che elevavano la donna ad "angelo del focolare", ora ninfa anonima e impersonale smarrita nell'ingranaggio del meccanicismo produttivo. Versi spontanei d'immediato effetto.

Leonte Neculai di Torino - “La pazzia”
Denunzia del malessere sociale per la farsa della falsa Politica, amara e deprimente, resa poeticamente in un linguaggio faticoso, dubitativamente tradotto da altro idioma, ma apprezzabile per l'acutezza delle immagini e delle osservazioni.

Luigi Nosenzo di Celle Enomondo (AT) - “Soglia”
Percorso immaginativo all'interno dei propri pensieri, evocanti una figura di affetti perduti, i quali rivivono in una successione di versi che accompagnano il lettore nella lirica dei sentimenti espressi dall'autore. Composizione sciolta da vincoli metrico-prosodici.

Roby Quaranta di Torino - “Quel Maggio del 49”
Rinnovato rimpianto del tragico destino della compagine calcistica torinese. Lacrime accorate disciolte dall'anima poetica dell'autore, espresse in versi fluidi, ma cadenzati come singhiozzi di un padre che non si rassegna alla perdita contemporanea di tanti valenti figli.

Flavio Vacchetta di Benevagienna (CN) - “Spettacolo del cuore”
Immagini poetiche allegoriche ispirate da e dedicate a persona di valore fortemente pregnante nella vita dell'autore. Versi liberi, alternati ad incisi saturi ed efficaci, in una composizione che racchiude la sintesi di profonde riflessioni.




Per ulteriori informazioni ricordiamo il tel.: 011.771.74.71 e l'e. mail: artecittaamica@virgilio.it



La Giuria è lieta di riconoscere il buon livello dei testi inviati per la fantasia, la creatività, l’ispirazione e la scrittura, e ringrazia per la fiducia accordatale.
   
Arte Città Amica

Ringazia tutti gli scrittori ed i poeti che hanno partecipato al concorso.
La giuria che ha selezionato le opere.
Tutti coloro che hanno collaborato per una buona riuscita della manifestazione:

LO SPONSOR



I PITTORI
Che hanno donato una loro opera ai vincitori
Egidio Albanese
Valeria Carbone
Isidoro Cottino
Daniela Baldo
Teresa De Blasio
Alfredo De Leonardis
Carla Gentile
Gaetano Lanatà
Gabriella Lucatello
Giuseppe Marroni
Mary Morgillo
Maria Scalia
Raffaella spada
Laura Zecchini