In questa mostra vi è il coinvolgimento di 9 artisti che con le loro opere hanno creato un esplosione di forme e di colore
Margherita Baldelli Nata a Rimini nel 1948 da diversi decenni vive e lavora a Torino, dove ha operato, in qualità di dirigente, presso la Pubblica Amministrazione.
Margherita ha sempre amato l’arte, iniziando dal disegno. Nell’ultimo decennio si è dedicata con passione alla pittura che interpreta in chiave prettamente figurativa.
Ha partecipato a numerosi concorsi, a mostre collettive e personali.
I soggetti prediletti da Margherita sono i paesaggi assolati, marine luminose e figure leggiadre dai colori vivaci ma non chiassosi valorizzati dall’intervento umano che invoglia il fruitore ad una visione più spensierata
Enrica Berardi vive e lavora a Torino.
Pittrice acquerellista, esalta la spiritualità delle cose con toni pacati, con spontaneo entusiasmo, con un intreccio sottile di trasparenze per farci amare ogni singolo elemento e recepirlo mentalmente.
Questa tecnica pittorica sviluppata secondo i canoni più classici in materia, non consente ripensamenti a chi vi pone mano e per questo particolarmente difficile per l’impossibilità di rimediare ad eventuali errori.
Per Enrica Berardi l’acquerello non ha segreti ed il suo pennello pare addomesticato come le mani di un pianista che diffondono nell’aria musica e poesia.
Ogni composizione svela la genuina liricità del suo modo di considerare la realtà.
Ci pare dunque possibile stabilire tutto questo del suo sentirsi parte della natura e di avere la consapevolezza di valorizzarla senza turbarne l’armonica bellezza
Enrica Foresto E’ nata a Pinerolo nel 1958 in una famiglia piemontese che si era temporaneamente trasferita nel pinerolese e poi a Torino per motivi di lavoro.
All’età di quattro anni, viene ad abitare in un luogo particolarmente felice, alle porte di Torino in una valletta isolata dalle vicine montagne con verso nord i laghi di Avigliana e una zona denominata “mareschi” popolata di animali come cinghiali, volpi, germani, e uccelli colorati.
La solitudine e la compagnia della natura aiutano l’artista nei suoi primi anni di vita, diventando la componente essenziale per la creazione delle sue opere che si ispirano e vengono suggerite da questi luoghi.
I primi lavori a tempera e acquerello sono la base per imparare e in seguito matita e carboncino con il maestro e artista della vicina Giaveno, Andrea Arghinenti.
In seguito coltiva l’amicizia del noto pittore Alessandri. In quegli anni ha modo di praticare ed insegnare ad allievi la pittura tromphe l’oeil, su parete.
Si è diplomata all’Istituto magistrale e poi laureata in Architettura.
Pier Franco Franciscone Nato e vissuto a Torino si avvicina alla pittura non da piccolo.
I suoi insegnanti sono Eugenio Comencini e Franz Clemente. Durante la sua vita lavorativa ha sempre ritagliato spazi di tempo che dedicava a ciò che più l’appassionava, ossia all’arte..
Nei suoi dipinti si osservano figure di fanciulle leggiadre, vecchi oggetti recuperati dalla quotidianità, che rilevano una chiara capacita espressiva.
E' un richiamo di suggestiva evocazione della bellezza e del pensiero.
Da molti anni si dedica all’acquerello con ottimi risultati, partecipa a mostra personali e collettive.
Italo Gilardi nasce a Torino nel 1928, da una famiglia di lunga tradizione artistica attiva nel Canton Ticino, in Svizzera, sin da tempi lontani.
La sua formazione artistica, iniziata presso l’atelier del padre Mario Gilardi, valente restauratore d’arte sacra e pittore , viene affinata dagli studi presso il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.
In questa mostra presenta una serie di nudi eseguiti con tecnica sicura e personale, che uscendo dagli schemi della tradizione classica, diventa ricerca intransigente sulle forme femminili, non un semplice ritratto quindi, ma un approfondito studio psicologico della figura.
Il disegno, costruito con un intenso infittirsi di linee e di lumeggiate, sa cogliere ed esaltare l’armonia di un corpo uscendo dall’accademismo di maniera; la linea segue, si adatta ed esalta con andamento armonico la svariata sequenza delle posizioni.
Con la modella, egli instaura uno scambio che racchiude la partecipazione emotiva alla vitalità del soggetto, è un dono reciproco, un’intesa fra modella e artista, la consapevolezza del proprio ruolo al servizio di una raffigurazione ideale.
Maria Grazia Passalacqua segue studi artistici, liceo artistico e accademia Albertina.
Si laurea in architetture ed insegna storia dell’arte in vari istituti superiori.
A parte il periodo del liceo e dell’Accademia, periodo in cui partecipa a vari collettive coi suoi compagni di studio. Esporrà nel 1970 a Bra nel 1973 a Novi Ligure (sua città natale).
Dopo una lunga paura, nel 2011 mostra a Cassano e nel 2015 personale al Circolo Idea Bridge.
Amalia Passaro. L’animo della pittrice Amalia Passaro (nata in provincia di CB) è permeato dall’amore per la natura e nelle sue opere si evidenziano i colori tipici delle stagioni, ma soprattutto quelli dell’inverno.
Le sue interpretazioni avvengono ora con colpi di spatola, ora con pennellate morbide che emulano la bianca coltre.
Dagli Appennini del Molise, alle Alpi del Piemonte, queste sono le impressioni che evoca trasformandole in visioni del tutto personali.
Gianni Piasenti Vive a Grugliasco.
Ha trascorso i primi 35 anni di vita in Alto Adige (Bressanone) dove, a 10 anni circa , con pochi tubetti ad olio, ha incominciato ad abbozzare i primi paesaggi dolomitici di cui la Regione è molto ricca.
Nel 1975 per motivi di lavoro, si è trasferito a Torino, dove ha avuto l’opportunità di sviluppare la propria passione, affinando il proprio stile e sperimentando altre tecniche quali la tempera, i colori acrilici e l’incisione.
Con il pensionamento si è aperto un nuovo capitolo dedicato all’acquerello che, al momento, insieme all’acrilico, sono le due tecniche preferite dall’artista.
Con la scoperta dell’acquerello si è sviluppata di pari passo, una vera passione per i cavalli che, con le loro sfrenate corse al galoppo, hanno dato lo spunto per alcune delle migliori opere.
Attualmente l’attenzione dell’artista è proiettata verso nuove tematiche quali quelle afro/orientali e, per la prima volta, i ritratti.
Fausto Zanni Nato a Badia Polesine (RO) il 21 aprile 1948, vive a Torino dal 1954.
Ha studiato presso la Scuola di Arti Grafiche “Antonio Fontanesi” di Torino, si è Laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 1979 con specializzazione in Decorazione,
presentando la tesi sul “Design Postconsumistico”.
Dal 1974 si interessa di Design e diventa Projet Manager per alcune aziende, quali: Castelli di BO, Pininfarina di To, Sicer di TO, Pulsar di To, Design 2 di To, Sipp di Lo, Frigomat di Lo.
La sua formazione artistica è avvenuta nel campo della pittura con numerosi maestri, tra i quali: Giacomo Soffiantino, Maria Alacevich, Luigi Delleani, Adelma Mapelli.
Ama l’arte e si manifesta dipingendo ad acquerello, olio, tempera ed acrilico. Cambiando i supporti dalla carta alla tela, su legno e materiali compositi.
La sua attività espositiva lo vede presente in mostre ed esposizioni collettive, acquisendo riconoscimenti.