Tra le innumerevoli mostre che la nostra associazione ha ospitato negli anni, non credo di esagerare nel considerare, quella della nostra giovane pittrice Daniela Cosoleto, una delle migliori.
Compito dell'artista dovrebbe essere quello di riuscire a trasmettere un messaggio e ad emozionare lo spettatore.
Daniela Cosoleto riesce in questo senso, in quanto la Sua è una pittura intrisa di forti contenuti introspettivi a carattere sociale.
Ho conosciuto Daniela molti anni fa in ambienti diversi, ignorando la Sua capacità artistica intesa come contenuto espressivo pittorico.
Il nostro incontro inizialmente casuale, legato alla mia professione didattica, ci fece incrociare in musei dove Daniela operava come guida. La nostra conoscenza, in seguito si intensificò quando accettai la Sua richiesta di seguire le mie lezioni nel ruolo di insegnante di materie artistiche, per un tirocinio che avrebbe completato il percorso per l'abilitazione all'insegnamento delle stesse materie, che Daniela stava seguendo.
Ricordo quel periodo, durato quasi 2 anni, ricco di stimoli ed iniziative rivolte ad esperienze con i ragazzi entusiasti con noi e come noi.
Vedevo ed apprezzavo l'impegno e la serietà con cui Daniela preparava e collaborava per l'organizzazione delle attività sia pratiche che teoriche, riconoscendoLe forti doti utili e necessarie a chi si appresta a lavorare con i giovani nella scuola.
Come premesso però, non conoscevo le qualità pittoriche di Daniela se non attraverso qualche opera di piccole dimensioni.
Una personale ricca ed intensa, come quella inaugurata il 16 maggio nelle sale della nostra galleria, ha dato la giusta impronta al messaggio che Daniela vuole trasmettere ed alle qualità grafico-pittoriche che caratterizzano la Sua opera.
Le tele di grandi dimensioni, che prevalentemente utilizza, sembrano avere l'obiettivo di invitare il visitatore a non rimanere un semplice spettatore ma a leggere il contenuto del messaggio e riconoscersi testimone egli stesso.
Attraverso la rappresentazione di volti, espressioni spesso legati a ritratti di amici e di persone care, Daniela raggiunge lo scopo che è anche quello di interpretare l'inconscio condividendolo con coloro che ne vivono l'esperienza.
Daniela Cosoleto quindi non può essere definita semplicemente pittrice, in quanto ritengo il termine riduttivo nel Suo caso, ma Artista completa.
L'Artista è colui che riesce anche ad interpretare il tempo in cui vive con creatività, non riducendosi a semplice creatore e tecnico passivo di quanto già esiste, ma interprete di ciò che osserva e gli sta intorno, allo scopo di trasmettere il messaggio.
Daniela Cosoleto partita dalla ricerca sulla figura umana, intesa come studio di forma e proporzioni analizzando il modello dal vero, utilizzerà i suoi dipinti per rappresentare uomini e donne che agiscono nella quotidianità nell'intento di "…….stabilire un contatto tra il terreno e lo spirituale, un equilibrio fatto di beni e valori autentici che, a parer mio, rendono solida la nostra anima, la nostra coscienza, concreto il nostro corpo e la nostra vita…….." (Daniela Cosoleto)
I titoli di alcune Sue opere danno già il messaggio di denuncia.
Ciò che intendo si può ancora dedurre da un'attenta lettura grafico-cromatica: I soggetti, sempre figure umane che trasmettono sofferenza sia nell'espressione dei volti che nell'espressione dei corpi.
Il colore intenso: prevalgono i toni caldi e cupi.
Le pennellate sono larghe e decise, non leziose.
La prospettiva, applicata spesso alla figura umana che io interpreto come voglia dell'umanità di uscire dallo stato in cui oggi non vive bene.
Tutto denota una conoscenza sicura delle proporzioni e conoscenza del disegno confermato dall'utilizzo anche di alcune opere di piccole dimensioni realizzate anche con tecniche grafiche e di stampa.
Scelte dettate da una seria preparazione di base e dalla voglia di raccontare il tormento della società, la cui sensibilità di un'artista non può ignorare.
Daniela non tradisce però la Sua professione che la porta ad un rapporto intenso con i giovani della scuola e la voglia di condividere esperienze quotidiane utili ad arricchire reciprocamente.
Quello che trasmette è comunque positività, la fortissima volontà e determinazione di reagire in un mondo che tende a schiavizzare e quindi a rendere spettatori passivi ed incantati di fronte alla globalizzazione e al bombardamento di comunicazioni di massa.
Mi piace concludere con le parole di Daniela Cosoleto che scrive: " Credo che oggi ci sia bisogno di un grande sforzo, un'azione comune proiettata verso tempi profondi e concreti e determinata da gente che lavora, che crea la vita e che s'impegna per tutti quelli che non credono più ci sia un futuro per cui sacrificare se stessi".
La sensazione che si potrebbe provare conoscendo l'artista, dolce e tranquilla, è quella che non la riterresti autrice dei contenuti forti delle sue opere.
Mi chiedo: sarà la capacità di esternarli con tanta forza nell'intento di coinvolgere lo spettatore che la rende tale?
Ne sono convinta. "In bocca al lupo Daniela"
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