Ogni evento artistico ha una vita tutta sua, ritmi e identificazioni proprie e logiche.
Questa mostra inaugurata
venerdì 17, ha oltre la peculiarità di avere quattro artisti tutti di origine torinese, una forte valenza legata al segno ed alla forma.
Molto usuale, seppure imperniata sulla peculiarità individuale che fa parte di ogni artista.
Questa riflessione vale principalmente per
Angela Panero (Carmagnolese), che nelle sue opere ci mette principalmente l'anima e il vissuto dei suoi viaggi alla scoperta del mondo che ci circonda, vale per il torinese
Sergio d'ALessandro, attraverso le sue figurazioni di corpi femminili e di genere, ed anche per l'acquarellista carmagnolese
Walter Tesio, che attraverso la raffigurazione paesaggistica dei paesi dell'indotto torinese e piemontese, ha riempito con un vezzo di sapore antico, questa bella mostra.
Questo discorso però vale molto di meno per il quarto espositore in mostra, e mi riferisco a
Giorgio Viotto, che con il suo stile molto originale di gusto surreale che rientra in quella fruizione fantastica collegata alla fiaba ed alla leggenda, fa del tratto figurativo una proiezione dell'informale per reiterarsi nel senso dell'immagine perfettamente calibrata che oltre il segno offre completezza d'ambiente coreografico.
L'inaugurazione apprezzata da una nutrita presenza di pittori, fruitori ed amici, è stata allietata acnche dall'interevento di
Isidoro Cottino e
Gian Giorgio Massara.
Danilo Tacchino
Una nuova e bella mostra quella presentata dall'Associazione Arte Città Amica nella galleria di via Rubiana, galleria che è ormai diventata polo d'attrazione per molti artisti e non solo per il bello spazio espositivo, ma soprattutto per il clima familiare ed aperto che l'associazione ha saputo creare in questi anni, riunendo tanti artisti che hanno trovato qui il modo di familiarizzare e ritrovarsi.
Nel clima sempre gioioso delle mostre qui organizzate, sono stati presentati quattro artisti dalla personalità alquanto diversa ma accumunati dalla tendenza pittorica verso il genere figurativo.
Sergio D'Alessandro ha presentato i suoi paesaggi nonché la sua personale e significativa ricerca sulla figura umana con una bella serie di nudi femminili dalla intensa carica sensuale.
Walter Tesio, artista dalle splendide capacità acquerellistiche, ha dato dimostrazione delle stesse con una importante scelta di scorci di città e di impegnativi fogli con fiori a tutto campo.
Angela Panero ha evidenziato il suo gusto per paesaggi di sapore esotico e particolari atmosfere, a ricordo dei suoi innumerevoli viaggi, nonché di nostrani paesaggi langaroli e di alcune belle incisioni.
Giorgio Viotto ha portato il fruitore in un fantastico mondo fatto di sogni, che prendono corpo attraverso impeccabili scenari espressi con una fattura raffinata e di notevole bravura pittorica.
Una mostra insomma che ancora una volta ha rinnovato la vocazione della galleria a luogo deputato per esperienze espositive di rilievo.
Apprezzabile, come sempre, la presenza di un attento e numeroso pubblico.
Isidoro Cottino