Arte Città Amica
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Disegno, Pittura ad olio, Acquerello, Acrilico, Sbalzo su metallo, Incisione.
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Arte Città Amica
si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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Citta' di New York |
A cura di |
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Gabriella Lucatello e Mario Parodi
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Pittrice ed insegnante e Scrittore |
Gabriella Lucatello
Una mostra collettiva, come quella inauguratasi oggi, è un'occasione per riflettere sulla funzione e sulla fruizione dell'opera d'arte.
Ogni volta che ci avviciniamo ad un testo pittorico dobbiamo intenderlo come un messaggio, carico di sensazioni, emozioni, dolore,ma anche speranze che l'artista, con piena libertà di linguaggio, ci vuole trasmettere per coinvolgerci nel suo mondo ed intrattenere con noi un dialogo sempre più profondo ed intimo mettendo a nudo la sua anima.
Noi, suoi speciali interlocutori, dobbiamo aprirci a lui ed accogliere le sue opere come se fossero la lettera di un amico, che dobbiamo leggere con animo disposto ad ascoltarne le confidenze più intime, condividerle o discuterle insieme.
Ed è con questo spirito che si è concluso il vernissage odierno che vedeva presentate opere significative riconducibili alle diverse correnti espressive, realizzazioni che hanno influenzato positivamente il numeroso pubblico presente.
Mario Parodi
La mostra di pittura sulla Grande Mela può essere letta in chiave di raffinata discrezione (e cio' a primo impatto parrebbe una vera e propria contraddizione) dall'interessante quadro di Valeria Caldara che isola una mela timida dalle altre compagne che si vantano della loro robusta fisicità.
Come volesse inviarci il messaggio che anche le realta' piu' sicure e conclamate abbiano bisogno di un momento di profonda riflessione. La tragedia dell'11 settembre ci fornisce appunto in modo drammatico che anche le dimensioni piu' apparentemente vincenti possano decadere dal loro aureo piedistallo.
Ma veniamo all'esame di altre opere esposte alla mostra ormai di casa presso l'accogliente sala di Arte Cittá Amica.
Stefania Quartieri in Deriva traccia una linea orizzontale blu di forte impatto che promette in un quadro di puro astrattismo insolite quanto imprevedibili spazialità.
Con Luciana Laterza ammiriamo una giovane ambrata che ci scruta con ammiccante provocazione.
L'opera lignea di Maria Teresa Fabbri ci regala con l'abbraccio di due figure femminili un singolare abbandono ovale, quasi una ricerca di complicità ancestrale.
Un altro lavoro ligneo ce lo offre Adolfo Passione con un abbraccio sensuale armoniosamente stilizzato.
Paolo Brunetti espone Uniti per sempre, un olio su vetro in cui trovano una apparente staticità figurine sinuose potenziate da due elementi rosso carminio.
Si respira aria di sterminati spazi americani con Giada Pasini, un felice cromatismo on the road.
Aria fresca di primavera in Paola Misuri, un gioco dolcemente floreale.
Cerca la complicità di interpretazione del pubblico Silvia Piampiano nel suo La luna e il faro, una sinfonia bianco blu, costruito con tratti di gioco di apparente leggerezza assoluta.
Fabiola Micoli in Eden ci porta in geometrie dinamiche.
La Festa del melograno di Patrizia Poloni ci presenta un interessante post surrealismo.
Si riamane incantati con Alessandra Tabarrani grazie al suo paesino misteriosamente acceso nella magia della notte invernale.
Fabiola Murri in Stin cerca effetti scenici di notevole suggestione. Ci riporta alle sperimentazioni di Burri.
E' la gioia di una luce improvvisa che nasce da un ruscello che scorre in una campagna invernale a farci soffermare con curiosità sul quadro di Renzo Regoli.
Natalina Orsini ci propone una problematica attesa di vita.
Luciana Montanari ci fa riflettere su una sorta di big ben di colori in centrifuga significazione.
Le opere esposte di Angelo Piras sono la ciliegina sulla torta della rassegna. Un vero capolavoro per la perfezione impressionista in L'arrivo dei pescatori.
Alessandra Morino presenta una enigmatica geometria di figure in spazi da decifrare.
Emma Porcelli ci propone un vento astratto lievemente autunnale.
Fernanda Raineri con i suoi giochi di orologi ci vuole indicare un tempo in continuo divenire fra solitudine e necessità di fratellanza.
Maddalena Palladini ci regala la magia di Varigotti, caratteristico villaggio ligure in cui domina il cromatismo del blu.
Ricordi colorati di Lelio Menozzi ci trasporta in un tempo in continuo divenire.
Giulia Mariani ci sorprende con una sorta di estasi surrealista alla Chagall.
Iole Milana ci presenta un interessante collage a raggiera.
Leonardo Napolitano ci affascina con una marina in straordinaria tensione fra elementi solidi, liquidi e aerei.
In Dark tout di Brigitta Rossetti spicca un meteorite che scuote un mondo in drammatica attesa.
Curiosa l'opera di Nives Guazzarini con il suo Uomo da appendere. Osserviamo una camicia in torsione in disperata attesa di una sicurezza potenzialmente ancora dolorosa.
Giuseppina Ricciardici offre una azzurrità crescente in chiave minimalista.
Torna il tema del concorso sulla "Città di New York" con Armanda Bertolini che ci presenta un gioco in quattro figure sulla celeberrima Statua della Libertá.
Ma ci piace concludere con Elda Nazzaretto. Ritorna il tema dell'11 settembre. Ma in questo caso è un innocente quanto purificatore gioco onirico. Due aerei di carta presi da ritagli di giornale planano sulla metropoli
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