Arte Città Amica
continua a tenere i corsi di:
Disegno, Pittura ad olio, Acquerello, Acrilico, Sbalzo su metallo, Incisione.
E' possibile iscriversi durante tutto il corso dell'anno APERTI A TUTTI .....
 
Arte Città Amica si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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Viapiano ed allievi
A cura di
Danilo Tacchino
Direttore letterario
Umberto Viapiano
ed i suoi discepoli

Presentare una mostra di questo tipo, che unisca gli allievi o meglio coloro che hanno deciso di seguire una via sulla strada dell'arte, insieme a colui che può indicare un cammino: Il maestro d'arte, non è caso comune. Questa logica della scuola, ricorda un po' a livello storico il periodo medioevale dove solo attraverso le corporazioni e le scuole pittoriche si poteva accedere all'arte figurativa.

Questa mostra vede il maestro Viapiano, portare all'attenzione degli appassionati d'arte una serie di opere di ben 18 artisti che in qualche modo stanno seguendo quella via che accennavo prima.

Ma che Via è quella che il maestro Viapiano indica, quale identità di percorso, quale sperimentazione, (ovverosia conoscenza ed acquisizione di nuove tecniche scoperte dall'artista stesso, che quindi non sono scritte da altri ma scoperte nell'occasionalità della prova e dell'ispirazione) ha indicato a coloro che sono rimasti interessati e intrigati dal suo operare.

Per tentare di rispondere a questo quesito, è necessario conoscere un minimo del percorso artistico del maestro.
Sin dall'adolescenza dei 16 anni è rimasto attratto dalla passione della pittura, ed il suo imprinting primigenio fu dettato dal particolare segno delle figure viste e poi rivisitate, della famosa rivista Grand Hotel.
Il passaggio successivo fu la passione e la sperimentazione della tecnica e delle forme dei pittori fiamminghi (per fare un esempio: Brueghel il vecchio) riprese e rappresentate dal nostro artista, utilizzando la tecnica molto antica della velatura, ovverosia lo sviluppo di luci e ombre attraverso l'equilibrio degli strati di colore.
Verso la metà del suo cammino artistico, ecco avvicendarsi un'ulteriore svolta: l'abbandono o almeno affievolimento dell'attenzione verso la scuola fiamminga, per accentuare l'attenzione e dedicarsi alla rappresentazione di scorci paesaggistici, con lo scopo di immortalare ciò che purtroppo prima o poi, per l'intervento dell'uomo nelle trasformazioni geologiche dei luoghi, è destinato a scomparire o perlomeno a trasformarsi in maniera consistente.

Questo è a grandi linee il percorso del nostro artista che, possiamo dire, a settantadue anni è deciso ad offrire secondo una logica che possa affermare le proprie esperienze nell'intenzione di acquisirne ancora di nuove, attraverso lo scambio reciproco di una sperimentazione sull'arte che possa trovare sempre nuovi sbocchi e nuove fonti d'ispirazione.