Arte Città Amica
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Disegno, Pittura ad olio, Acquerello, Acrilico, Sbalzo su metallo, Incisione.
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Arte Città Amica si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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2 ARTISTI
A cura di
Danilo Tacchino
Direttore letterario
Il fenomeno dei figli d'arte è noto a tutti nella sua genericità, ma richiede sempre una profonda analisi di ogni caso per comprenderne la vera natura.

Il caso di Elena Albanese, figlia secondogenita del caro amico Egidio, uno dei pilastri imprescindibili della nostra associazione, sale alla ribalta grazie alla mostra delle sue opere che insieme a quelle del padre riempiono in questi giorni le pareti della galleria di via Rubiana 15.

L'inaugurazione avvenuta venerdì 15 novembre alle ore 18 dinnanzi ad un nutrito pubblico di soci, artisti, estimatori e amici, ha messo a fuoco tutta la forza espressiva, grafica e pure spirituale dell'artista in una contrapposizione altamente qualificata con le opere del padre, legate ad una natura di stampo espressivamente mediterraneo storico antico, seppur riespresso con una tecnica originale degna del pensiero e del segno di Egidio.

Gli opposti si incontrano, si dice, ed infatti le due tipologie artistiche sebbene diverse come soggetti ed anche come metodo grafico, nelle opere esposte si completano creando una mostra ricca di spunti che si equivalgono nel percorso artistico narrativo offrendo spunti di discussione e di approfondimento non comuni.

Così è stato nel corso della presentazione dove il professor Enzo Papa ha focalizzato come nelle belle opere surreali di Elena ci siano sempre forme e segni legati alla rotondità, nessun spigolo, nessun angolo, e questo denota comunque una forma di irrequietezza e di tristezza di fondo, che peraltro esiste anche nelle opere di Egidio per un motivo però diverso, collegato all'uso dei colori insaturi.

Due tecniche diverse che però trasmettono lo stesso risultato:la sofferenza evidente del vivere quotidiano dal quale si tenta di sfuggire attraverso la messa in evidenza delle proprie sensazioni oniriche diverse, la scelta di rappresentazioni al mondo spirituale celtico e nordico di Elena, e quello Mediterraneo antico di Egidio.

Una bellissima mostra, ricca di spunti, per la quale sarebbe un peccato perdersela non facendovi un salto per ammirare queste particolari opere ricche di un fascino ancestrale che ci riporta indietro nel tempo pur non facendoci dimenticare l'attuale realtà in cui stiamo vivendo.


Danilo Tacchino