Arte Città Amica
continua a tenere i corsi di:
Disegno, Pittura ad olio, Acquerello, Acrilico, Sbalzo su metallo, Incisione.
E' possibile iscriversi durante tutto il corso dell'anno APERTI A TUTTI .....
 
Arte Città Amica si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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4 ARTISTI
A cura di
Danilo Tacchino
Direttore letterario
Una mostra a 4 quella presente nella Galleria di Arte Città Amica, la cui inaugurazione avvenuta venerdì 8 marzo alle 18, ha dimostrato ancora una volta che la qualità di un'opera d'arte, non sia mera estetica del bello ma contenga contenuti nati dall'amore, dall'esperienza e da una vita votata all'approfondimento del segno e del colore in una continua ricerca e analisi del mondo che ci circonda, tra paesaggi, volti, costruzioni e oggetti animati ed inanimati, in un continuo divenire di esperienze votate al gusto della visione e della pittura.

Ci siamo trovati dinanzi a quattro artisti dalle esperienze differenti sia come tecnica, del segno e del colore, sia come esperienza di vita.

L'amico Enzo Papa, grande studioso e professore d'arte da sempre, ha saputo ben inquadrare le figure dei 4 artisti dinanzi ad un folto pubblico attento e motivato a capire, vedere e comprendere.

Dalle opere di Enrica Berardi che ci ha lasciato in questa nostra dimensione, opere come inni alla bellezza, alla semplicità, opere figurative che hanno lasciato un segno.
Maria Teresa Iannizzi, giovane pittrice che come atto d'amore sa offrire una giusta dose di luce alle sue opere grazie ad un occhio fotografico che non si lascia sfuggire nulla.
Carlo Vaulà, che ispiratosi all'opera del famoso pittore torinese Lorenzo Delleani, ha saputo in plain air, assimilare i giusti ingredienti per fare del suo paesaggio, il paesaggio di montagna per eccellenza, l'incanto della natura che si ricompone nel suo segno pittorico.
Fausto Zanni, architetto in pensione, che dal Design post consumistico ha trovato il modo di richiamare le sue opere apparentemente avveniristiche in una composizione di idee dove la struttura architettonica sposa la metafisica in concezioni surreali.

Insomma, una mostra molto ben variegata di intenti, idee e raffigurazioni tra il reale e l'immaginifico, che vale la pena visitarla e riflettere sulle rappresentazioni che offre, tra passato, presente e futuro.