Arte Città Amica
continua a tenere i corsi di:
Disegno, Pittura ad olio, Acquerello, Acrilico, Sbalzo su metallo, Incisione.
E' possibile iscriversi durante tutto il corso dell'anno APERTI A TUTTI .....
 
Arte Città Amica si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
Guarda il Filmato
 

ARTE IN LIBERTA'
A cura di
Danilo Tacchino
Direttore letterario

Immacolata Schiena
Scrittrice
Direttore letterario
Per l' antica, classica collettiva di Natale, l'inaugurazione ha avuto luogo venerdì 3 dicembre alle 18 alla presenza di vecchi e nuovi soci, con il rito, sempre lo stesso, di ritrovarsi farsi gli auguri e sorridere al futuro per nuovi incontri e nuove mostre per un 2023 che ci vedra sempre tutti impegnati a creare arte ed a ritrovarci nel senso di una identità che non ha confini ma che contiene il segreto di una amicizia vera e fraterna, grazie alla passione artistica che ci accomuna e ci lega nel crescere, nel voler capire e nel voler provare sempre nuove emozioni nello scoprire nuovi traguardi.

Anche i poeti non sono mancati nelle figure di Imma Schiena e Mario Parodi, e nelle riflessioni di Barbara Rotta e , di Claudio Vindigni. Buon Natale a Tutti.


Danilo Tacchino


Il richiamo alla libertà mi riporta alle tante donne che non sono libere o che si sono viste private della loro libertà, in Iran, in Afghanistan, in Iraq, in tutto il mondo.

La via del pudore (La violenza sulle donne)
Una donna elegante 
dal volto bianco e pudico,
nel suo incedere sente
il vento che le porta dietro  
i lunghi  capelli dorati.
Sicura di sé avanza
sentendosi donna, madre
e talvolta un po’ bambina. 

L’uomo gentile e cortese
la chiama “carina.”
La voglia di evasione
la porta con lui.
“Una tazzina di caffè, cosa vuoi che sia”!
Vede nella tazza 
il riflesso del pudore.
Alla fine del discorso 
una minaccia
le sfiora la faccia.
Inizia la discesa nel precipizio
ove la luce  è solo una parvenza.

Il pudore è spiaccicato 
sul muro innalzato che
non ha più misura.
Pareva elegante 
l’orco assassino,
le strappa la gonna,
capelli, occhi, gambe,
è tutta sua.
D’un tratto 
non è più madre, 
non  è più moglie,
non è  più donna.
L’uomo dagli occhi spenti
mentre la violenta
gli muore dentro 
e con lui il pudore.

Il pudore
trasportato fuori dalle urla, 
esce nel vuoto,
son grida liberatorie 
del Cristo crocifisso.
Il tempo è morto,
cede il posto all’onta.
Al banco degli imputati 
lei ci ritrova il pudore.
La donna sfacciata
è condannata
L’uomo privo di valore
porta con sé il  disonore 
lasciandole dentro
una rabbia silenziosa
dinanzi ad una giustizia
spesso sordomuta. 
Ma … il silenzio uccide.
 
Immacolata Schiena