Arte Città Amica
continua a tenere i corsi di:
Disegno, Pittura ad olio, Acquerello, Acrilico, Sbalzo su metallo, Incisione.
E' possibile iscriversi durante tutto il corso dell'anno APERTI A TUTTI .....
 
Arte Città Amica si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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MATERA
A cura di
Danilo Tacchino
Direttore Letterario
Viaggio attraverso la capitale della cultura

MATERA capitale della cultura 2019, MATERA, 'Open future', MATERA, colma da mille volti architettonici tra chiese e monumenti, MATERA, tra i suoi Sassi ( Caveoso Barisano), segni di un protostorico passato dapprima abbandonato ed ora ripreso nel segno di una profonda rinascita culturale, MATERA terra del Sud, il simbolo del riscatto colmo di cultura e di arte; i segni della BELTA’.

L’inaugurazione della collettiva di Giovedi’ 30 maggio sempre al solito orario in galleria, è stata una nuova ventata di forza culturale e di grande aggregazione artistica.
L’intervento di Immacolata Schiena e di Mario Parodi nell’apporto poetico sulla riflessione del tema su Matera e la grande passionalità artistica del professor Massara nell’inglobare storia e cultura del territorio tra un passato d’abbandono riscattato dal futuro speranzoso d’arte e di grandi affermazioni culturali, ha rischiarato ulteriormente la già buona visione artistica che la nostra associazione continua a portare avanti da anni nel nostro territorio torinese.
Anche l’intervento di una cantante lirica appoggiata da un pianista e pure fisarmonicista, ha saputo oltre che allietare negli intermezzi, far assaporare la passione del passato e futuro con pezzi di musica popolare e alcuni interventi di più classico respiro, come la Carmen di Bizet, ma sempre incuneati nello spirito dell’entusiasmo passionale per l’arte e l’aggregazione culturale.

Quel CHE MI PREME SOTTOLINEARE, è come abbia notato nelle settanta e passa opere esposte, una grande capacità di aver colto lo spirito del messaggio nella simbologia di questo territorio così attualmente nel fuoco delle aspirazioni d’arte.
Ogni artista con il suo stile è chiaro, ma in molte opere lo stile non ha prevaricato in questo tema, il vero segno profondo del messaggio che la mostra richiedeva.
Mi sento di riportare l’opera installazione di Claudio Vindigni, in quanto sempre nella sua peculiarità particolare sa innovare il senso di un tema.
Infatti Nel suo intervento, lo spazio vuoto, può divenire uno spazio pieno, nel segno culturale del suo ergersi in questo caso a TERRITORIO VISSUTO,AMATO, ABBANDONATO, ED ORA RITROVATO. Questo è un senso del messaggio che l’arte può e sa dare.