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Trialogo
L’invenzione iniziatica è di Egidio , l’epiteto trialogue in inglese viene tradotto in dialogo a tre, anche se non è una parola molto usata in italiano,( io sinceramente su vari vocabolari non l’ho assolutamente trovata, neppure sulla Treccani).
Ma comunque il suffisso aiuta a comprendere il semantema, che da dia a tria, ricorda il trio, e proprio di un bel trio si tratta in questa mostra tutta maschile finalmente, che, inoltre è una bella costruzione legata ad una lunga, presente, finalizzata, specializzata, duratura amicizia di tre componenti importanti per l’associazione, non solo come artisti, non solo come organizzatori di qualche cosa, sempre all’interno del direttivo dell’associazione, ma come amici veri duraturi, precisi, compunti e, in special modo, sempre presenti agli eventi e ai momenti importanti.
Stili tecnica soggetti diversi, ma capaci di stupire nello stupore stesso della loro diversità che si lega in un unicum nella visione della mostra con ogni sensazione identificata dal fruitore come unica ed irreversibile perché vera, troppo vera nel sentirla vissuta per ogni evento che Arte città Amica li ha sempre visti presenti, attivi e partecipati all’essere ed all’esistere.
Egidio, con i suoi interventi informatici e fotografici, insieme a Giorgio sebbene in diversa misura, e Isidoro, con i suoi agganci artistici esterni mirati alla tecnica incisoria si, ma anche ad una visione varia, ed esterna dello sviluppo di artisti nella loro qualità.
Ora, come dire, più che una mostra a tre, è il ritrovo artistico di tre amici che hanno sempre in questo campo qualcosa da dire, un TRIALOGO appunto, nella vita, nell’arte, nell’amicizia.
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