Gabriella Lucatello
L’inaugurazione di venerdì 23, è stata un momento particolare, quasi intimo, per un’artista, profondamente legata all’associazione come Gabriella LUCATELLO, che ha la peculiarità di vivere col cuore e con le viscere ogni sua espressione artistica, tirandovi fuori nell’eterogeneità delle sensazioni e del presente, le vere forze energetiche e materiali sempre diverse e pregnanti di un momento e di una espressione, ma comunque sempre oltremodo vivide di quel senso di attenzione, e di responsabilità verso le cose che non vanno bene che non possono essere tollerate e che debbono e possono essere cambiate.
Nel far ciò Gabriella vive di elementi che in qualche modo la assorbono e la interessano.
Dalla mostra si evince questa sua particolarità, nell’avere presentato un poco tutta la sua produzione a partire dalle esperienze classiche della pittura del colore acrilico e ad olio, nei suoi paesaggi e nelle sue riproduzioni interpretative dell’esistente intorno a se, in special modo attraverso il filtro della letteratura e della poesia, e non a caso nell’inaugurazione ha letto alcuni brani tratti da opere di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio, autori a lei cari anche perché legati ad una delle sue terre più amate: la Langa.
Gabriella poi, continua il suo percorso artistico respirando la materia che la avvolge e la rappresenta, e quindi ecco che ultimamente sono fuoriuscite opere formate con elementi di recupero persi nel tempo e in special a modo recuperati dalle acque a volte benevole, del mar ligure, per via dei suoi transiti nella riviera savonese.
Ecco quindi che elementi di ferro arrugginito, perline di pietra, sabbia e quant’altro, tra cui rottami di schede elettroniche o forme imprecisate di materie legnose o di plastica bruciata dalle intemperie e dai marosi, divengono insieme un elemento artistico che offre un’atmosfera, quindi un pensiero e magari anche un messaggio.
Gabriella è così, profonda e schietta, umorale e attenta alle forme del pensiero e dell’arte.
Per questo noi tutti di Arte Città Amica la stimiamo e gli vogliamo molto bene, augurandogli il massimo dei risultati per la sua ricerca artistica, e tanta, ma tanta felicità, pace e tranquillità.
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