Arte Città Amica
continua a tenere i corsi di:
Disegno, Pittura ad olio, Acquerello, Acrilico, Sbalzo su metallo, Incisione.
E' possibile iscriversi durante tutto il corso dell'anno APERTI A TUTTI .....
 
Arte Città Amica si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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Pace x la Siria
A cura di
Danilo Tacchino
Direttore Letterario
Scultori, pittori e poeti uniti per la pace in Siria

Ritengo una rarità, le congiunzioni artistiche formatesi nella realizzazione della mostra inaugurata venerdì 11 Maggio alle 18 per sensibilizzare gli artisti di Arte Città Amica, ed a sua volta i fruitori delle opere, sulla situazione drammatica che sempre più si sta sviluppando in Siria, per una guerra fratricida, inutile e crudele dove tutto è contro tutti e chi ne fa le spese nella maniera più terribile, reietta, immonda e crudele sono i bambini e le donne.

Oramai si sa da tempo , ma il tempo non basta alle coscienze per attivarne la responsabilità, specie se il fenomeno non ci interessa direttamente nella nostra quotidianità, e specie se l’informazione e la comunicazione istituzionale fanno da velo protettivo nell’addolcire crudeltà, spietatezza e insensibilità dei fatti e delle immagini prodotte.
Quando però altre fonti più crude, dirette e reali riescono a presentare correttamente e senza veli la cruda realtà, la coscienza scatta in qualche modo e ciò che sembra inconcepibile sul piano umano e morale deve essere come diritto, denunciato da chi ha le capacità oltre che del diritto, della sensibilità umana e morale.

Ecco che l’arte nella sua genericità più ampia è uno degli strumenti più validi per muoversi su questo piano d’azione.
Ho iniziato parlando di rarità, per questa mostra sulla Siria, di Arte Città Amica.

Rarità non certo per la tecnica artistica degli artisti né tantomeno per l’unione oramai più che collaudata tra l’utilizzo della parola poetica in comunione con l’opera visiva, ma per la genuinità e per il profondo connubio generato tra la coscienza della parola fattasi reale forza per connettere e sensibilizzare la situazione difficile di denuncia e di sofferenza tra gli artisti siriani sul campo, e il resto del mondo.

Noi di Arte Città Amica, grazie alla sensibilità di Immacolata Schiena, poetessa e docente attenta e scrupolosa alle situazioni di dolore e di ingiustizia che spesso anche se a volte faticosamente, si annidano in tanti strati della nostra realtà sociale del Mondo, abbiamo colto il messaggio di un artista siriano Nizar Alì Badr, che non ha mezzi neppure per creare le sue opere se non che attraverso l’utilizzo della materia che compone la sua terra, terra formata dalla sabbia, dalle pietre, dal sale del mare.

Il primo messaggio è senz’altro quello di avere bisogno di tutto, sia nella fisicità della sopravvivenza, sia nel bisogno morale di sostegno e di stabilità per credere in un futuro degno di ogni essere umano.
Alcune foto delle opere di questo artista siriano, sono esposte nella saletta piccola della galleria di Arte città Amica, proprio per proporre questo messaggio di ricerca della pace in Siria grazie alla testimonianza artistica anche di chi soffre in prima persona.

Quindi, scultori, pittori , poeti e pure musicisti da Arte città amica si sono uniti nella solidale forza della propria arte attorno a questo artista siriano, come rappresentante di tutti i Siriani che soffrono e che denunciano tale stato di sofferenza e di ingiustizia.

Una inaugurazione quindi che ha visto oltre le testimonianze delle opere degli artisti dell’associazione e di molti amici che hanno saputo indicare un senso di riflessione come Gian Giorgio Massara e Roberto Tentoni, le letture di diverse poesie di rito, anche con l’ausilio della lettura di studentesse immigrate islamiche residenti in Italia, proprio per far comprendere che la solidarietà non può essere vista in altri ambiti che in quelli della fratellanza, perché siamo sempre e comunque tutti fratelli di un’unica comunità, quella umana.