L’inaugurazione della personale di
Carla Gentile di venerdì 10 novembre, ha dimostrato ancora una volta come la dedizione, la passione, la tecnica l’estro e l’esperienza di anni di studio e di ricerca artistica, pagano nell’adornare le pareti di una galleria di opere che hanno un valore, un senso e una storia.
Carla Gentile, con i suoi 60 e più anni di militanza e lavoro nel campo artistico è riuscita da sempre a trasmettere la bellezza tra il senso sei suoi colori e l’immagine del suo mondo fatto di cose normali, di elementi che tutti possono vedere più che immaginare, da paesaggi, nature morte, nudi femminili.
L’immagine la indica poi l’artista nelle sue opere attraverso i suoi colori ed il suo modo di tracciare.
Un mondo colorato, quello della Gentile, che lascerà sicuramente una traccia nella nostra famiglia di artisti.
Danilo Tacchino
UNA FORZA 'GENTILE'
Dopo il diploma conseguito presso il Liceo Artistico dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino,
Carla Gentile frequenta l’atelier di Mario Micheletti (considerato, già prima di vivere un intenso percorso artistico, un allievo prodigio di Giacomo Grosso), da cui riceve un’impronta ancora oggi influente.
Nella mostra che la galleria torinese
Arte Città Amica ha dedicato alla Gentile, presentata da Gian Giorgio Massara e da Danilo Tacchino, il colore scandisce il ritmo dei dipinti ad olio, mentre accompagna l’occhio dell’osservatore lungo percorsi tortuosi, in cui la mente di chi osserva piacevolmente si smarrisce.
La figura umana viene altresì trasfigurata in una presenza che aspira alla fisicità, pur rimanendo sottolineata da netti confini e
scolpita nella luce.
I flutti delle marine trasportano altresì lo sguardo a frangersi contro gli scogli, mentre le rocce e gli edifici denunciano la propria massa.
Oggetti, paesaggio, tutto è movimento, colore, gesto; ampie pennellate scorrono lungo precise e misurate tracce ondeggianti ed ininterrotte, mentre risoluti, larghi tocchi accostati, ognuno dei quali mantiene la propria individualità espressiva, costruiscono un concerto di colore ove ogni segno emerge solista, pur nell’armonia globale.
Neve, ghiaccio e rocce si fondono generando una nuova realtà spinta al confine di ciò che è conosciuto ed univocamente interpretabile.
Le linoleografie mantengono il carattere deciso, sia nei paesaggi naturali oppure urbani, in cui domina il ritmo fitomorfo della linea curva, sia nelle nature morte, caratterizzate da un’incisione più rettilinea.
Nelle tempere su carta l’autrice gioca infine con il contrasto fra le vaste aree, ricche di toni che s’inseguono, e la sottile dominanza di alcuni tratti scuri, mentre ad ogni sfumatura della gamma cromatica è conferita l’opportuna valenza all’interno della varietà dei colori tipica dell’autrice, sebbene pure nell’uso dei grigi Carla Gentile riesca a rendere vibrante la rappresentazione degli oggetti.
Tiziano Rossetto