La collettiva avente per tema gli animali in passerella, inaugurata venerdì 3 marzo, è una collettiva particolare, non per la forma è chiaro, sempre collaudata e sempre ben posta per una partecipazione, che da anni si compie, partecipazione ampia e corrisposta, per oltre sessanta autori, con qualità delle opere come sempre eccelsa; ma per il soggetto ed il contenuto stesso che l’opera viene per forza di cose ad esporre.

Parlare e descrivere di animali, non è elemento banale e neppure scontato, tanto che le opere variano completamente nella loro eterogenea capacità di cogliere i più svariati e diversi particolari della tematica, non mancando neppure opere diciamo di protesta e di profonda riflessione, collegate all’uso indiscriminato che l’uomo ha fatto da secoli dell’oggetto “animale “, in tutte le sue forme ed interessi.

Ma non era assolutamente assente neppure l’interpretazione dell’anima e del sentimento di amicizia ed amore, che può nascere tra l’individuo umano e quello animale, specialmente per questo nostro momento storico, e molte opere rappresentano questa sensazione che in certe forme diviene sentimento vero, sincero e sofferto.

Un bel serraglio, mi viene logico dire, di opere colme di sincero affetto e di vera attenzione per gli animali che comunque sono compagni di questo viaggio che stiamo vivendo tutti insieme con questo veicolo chiamato pianeta terra, e questo viaggio si chiama vita. Insieme a me, anche l’amico Isidoro Cottino ha riflettuto su questa capacità degli artisti di sentire profondamente il connubio importante con gli animali, mentre il mio caro amico omonimo Poeta, Danilo Torrito anch’esso presente, ha saputo sdrammatizzare senza perdere il filo vero del messaggio per un vero rapporto tra uomo, ambiente e animale, attraverso il suo modo di riflettere in rima, tra il serio e il faceto, con buona pace per un’atmosfera serena tramutatasi come sempre in festa, tra un dolcetto, un salatino, ed un bicchiere di vino per tutti i presenti.