Marius Ashblow
Nella bella cornice della
nostra associazione il solito venerdì d’inaugurazione e precisamente il 19 febbraio, ha vestito le pareti della nostra galleria con opere alquanto particolari per la normale visione classica di una mostra cosiddetta d’arte.
In realtà, l’utilizzo dei metodi grafici computerizzati per descrivere le sensazioni dell’animo attraverso la visione e quindi attraverso l’immagine dell’arte non è più così ostico come alcuni anni or sono.
Diciamo che forse, il mezzo tecnologico per propria natura tende a far si che vi sia più un rapporto d’intenti reso alla realizzazione di un qualcosa che serva alla pratica di tutti i giorni piuttosto che alla fame dell’anima e del pensiero artistico ma non è così.
Dietro ad ogni persona esiste il suo vissuto e la sua esperienza e quindi dietro ad ogni artista esiste la sua esperienza di vita e di tecniche acquisite.
In De Falco in arte
Marius Ashblow, classe 1962, tutto questo si stempera direttamente nelle sue opere computerizzate ricche di fascino tecnologico e geometrico, ma ben fissate nel fatto che la mano d’uomo non si è lasciata sopraffare dal tratto tecnologico.
E poi il contenuto delle opere in cui si esprime tutta l’umanità dell’artista – uomo, musicista e operatore della sofferenza e per la sofferenza, (il De Falco nella vita lavorativa è inserito in una struttura ospedaliera).
I titoli di alcune sue opere ritenute più significative ci aiutano in questo, come ad esempio, “
Spirito libero” tra la morte e aldilà, oppure
Perception, nella percezione tra forma geometrica e colore,
Gioconda Nera il cui antropomorfismo abbraccia la tecnologia o
Magic Fish, in cui l’impatto visivo acquista forza e vitalità attraverso nuovi mezzi tecnologici.
All’inaugurazione La sala era riccamente variegata di visitatori , e pure una TV privata
GRP si è interessata delle intriganti opere del nostro protagonista artistico, persona interessante e molto spiritosa.
Ora non ci resta che sviluppare la percezione nel suo senso artistico, per farlo rimanere tra noi a livello associativo ed aiutarlo nel nostro piccolo a sperimentare sempre più spesso per far crescere la sua arte.
Danilo Tacchino
Il 19 febbraio alle ore 18, nei locali della galleria Arte Città Amica, si è inaugurata la personale di Piermario Di Falco in arte Marius Ashblow, dal titolo
“RGB – Rabbia, Genio, Bellezza".
Il percorso artistico di
Ashblow è molto ricco di esperienze che evidenziano da molto presto la sua passione innata per l’Arte.
Il mondo descritto nelle sue opere esprime le emozioni più intense, tuttavia essere considerato in un primo momento un artista classico, porta Ashblow a cercare un cammino differente che conduca il pubblico a sorprendersi con uno stupore “creativo”.
Desidero porre in evidenza come la parte più recente del cammino artistico di Ashblow, e più precisamente dal 2000 in poi, sia un momento molto importante per la sua vita e la nascita del nome d’arte, che significa “soffio di cenere”, costituisce un passaggio dal passato al presente.
La tecnica subisce una forte evoluzione, il “
monitor e il paint” diventano un importante punto di partenza per descrivere uno stato interiore che esula dalla quotidianità.
La luce nelle opere di Ashblow crea un’atmosfera molto particolare che regala al fruitore una forte emozione.
La poliedricità dell'artista lo porta ad esternare un mondo interiore che manifesta un'originale "elaborazione" della realtà che ci circonda: la padronanza tecnica supportata dalla tecnologia dà forma ad un cammino artistico che si evolve continuamente, creando scenari simbolici ricchi di un vivace "cromatismo".
Il colore, cosi come il "tocco" dell'opera rappresentano un mezzo attraverso il quale nascono importanti "accordi musicali artistici" che donano al fruitore emozioni forti.
Come anzidetto la personale di Ashblow s'intitola "R.G.B. - Rabbia,Genio, Bellezza";tali tre parole contraddistinguono una delle tappe più recenti del suo cammino artistico e nascono cosi differenti stati di emozione molto intensi che rivelano la presenza di atmosfere mutevoli.
Le sue opere hanno tutte un titolo ricco di significato, spesso simbolico che grazie ad un intenso valore intrinseco, donano al fruitore la sensazione di una geniale tridimensionalità.
Silvia Ferrara