Arte Città Amica
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Arte Città Amica
si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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10 Artisti |
A cura di |
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Silvia Ferrara
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Giornalista e critico d'arte |
Un connubio importante tra musica e arte
Il 10 aprile alle ore 18 presso i locali della galleria Arte Città Amica di via Rubiana 15 si è inaugurata un’ esposizione piuttosto suggestiva dal titolo “Polifonia d’Artista”.
La mentore di tale Associazione ovvero Raffaella Spada mi ha dato e mi sta dando l’opportunità di crescere in questa bella galleria. In questa mostra ho avuto il piacere di invitare 10 artisti che in parte conoscevo già in quanto invitati ad altri eventi pittorici e ho avuto l’opportunità anche di conoscere personalmente artisti che mi hanno raggiunto da altre città.
Il titolo di tale mostra ci fa notare come l’arte e la musica siano strettamente legati: l’arte intesa in senso lato ha un significato assoluto che ricordo essere espresso da un noto concetto filosofico di Maritain: “L’arte ha un forte potere di guarigione ed è anche l’agente di spiritualizzazione più naturale di cui l’uomo ha bisogno”.
Dunque riflettendo su tale concetto, sia l’arte che la musica appaiono essere realtà necessarie, “nobili” che plasmano un po’ la vita dell’uomo. L’arte, la bellezza e la musica sostengono l’uomo e lo inducono a riflettere su un mondo intorno a noi piuttosto sterile.
La musica è arte e così come l’arte pittorica, si compone di melodie che elevano l’anima dell’uomo e la illuminano, dando una forte risonanza e un nuovo significato ad elementi apparentemente comuni.
Secondo il noto musicologo Dahlhaus “la musica coglie un senso di assoluto senza mediazioni, ma allo stesso tempo esso si oscura, così come una luce troppo forte abbaglia e l’occhio non può vedere quel che è interamente visibile”. Dunque la musica ci dona l’opportunità di andare oltre il nostro io e cogliere l’Assoluto, e proprio l’arte pittorica ci regala le stesse emozioni.
La musica e l’arte creano un connubio che veicola all’amore ed alla vita.
Addentrandomi brevemente su qualche cenno critico dei 10 artisti che partecipano a tale collettiva parlo di Ombretta Arbasio, una pittrice figurativa che evidenzia una crescita dell’Uomo il quale segue un personale cammino. Le forme che vediamo create con un’aderenza verista fanno notare come dietro tali soggetti e il loro pensiero sussista un’estasi pittorica. E’ presente un’evoluzione importante nel suo cammino artistico.
Grazia Corazzini è una pittrice che mi ha da sempre affascinato. Le sue creazioni artistiche rimandano di certo ad una sapiente conoscenza della pittura ed al desiderio di liberare sulla tela emozioni interiori. La natura e la bellezza in assoluto sono grande fonte di ispirazione per Grazia e regalano al pubblico note liriche.
Francesco Galifi esprime un linguaggio artistico che si rifà in parte ad un originale Simbolismo ed in parte ad una essenza “ernextiana”. I temi rappresentati sono allegorici e richiamano storie mitologiche e sperimentazioni originali che riflettono una personale narrazione.
Raffaella Lo Calzo propone opere che evidenziano una ricerca di dimensioni vere, autentiche tali da trovare alcune similitudini con alcuni grandi impressionisti. L’energia che emanano le sue tele fanno percepire al pubblico il desiderio di creare un cammino artistico gestuale in continuo cambiamento, mai statico.
Stella Pignatelli rievoca nei suoi quadri un linguaggio figurativo che sottolinea una sorta di superamento della realtà e pare nasca un dialogo tra un mondo più concreto ed uno più recondito. Nascono evocazioni simboliche che pongono in risalto poliedrici significati e sentieri pittorici ricchi di luce.
Giuseppe Pitruzzello crea nei suoi lavori una simbologia che trascende dal mondo reale per evidenziare una visione “baudleriana” che supera il concettuale. La sua arte contemporanea trasporta il pubblico in una dimensione che crea un mondo ricco di energia; le sue atmosfere richiamano un’intensa tridimensionalità.
Antonia Podagrosi espone opere che richiamano un cammino artistico che trova alcuni punti di contatto con lo “spazialismo”, movimento noto il quale suggerisce l’esistenza appunto di spazi nuovi e la ricerca di mondi ultraterreni. Il desiderio dell’artista è quello di creare un mondo pittorico un po’ sospeso tra astrazione e figurazione, scevro da convenzioni.
Guikni Rivera è una pittrice con un’identità eclettica e nella sua arte si avvertono un dinamismo cromatico, la presenza di un mondo onirico e la gioia vitale che paiono essere i lati di un medesimo “dado” da gioco. Dietro le pennellate dense e talvolta materiche sussiste un mondo talvolta mistico che si protende verso il fruitore con grande forza e dedizione.
Olimpia Tortora è una pittrice legata al mondo del figurativo e la sua arte pittorica coglie in alcuni ritratti l’essenza più recondita dell’anima. La storia umana, così come tocchi incantati caratterizzano le sue opere; sussiste una visuale globale del soggetto raffigurato che crea plasticità tale da farlo apparire secondo una tridimensionalità scultorea.
Andrea Zampollo presenta opere che richiamano un perpetuo “evolversi” sia della luce che del colore. Si può notare una bravura eccelsa che trascende la realtà per immergere l’occhio in una dimensione personale rappresentante un senso di assolutezza. Alcuni suoi tocchi talvolta “vangoghiani” evidenziano una continua metamorfosi artistica e un perpetuo desiderio di stupire.
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