L'esposizione inauguratasi venerdì 24 Ottobre dal titolo L'arte può emozionare è una mostra ove i 7 artisti che partecipano con le loro opere appaiono essere in un personale sogno proveniente da luoghi un po' nascosti dell'animo. Ogni artista racconta un personale sogno talvolta più evidente, chiaro, quasi leggiadro, altre più ermetico, quasi enigmatico. Ogni pittore crea una propria dimensione artistica facendo convergere le personali emozioni in un percorso "unitario" surreale creando così un "concerto" di composizioni distinte.

Parlando così di Luciano Amati, il pubblico è spettatore di opere che richiamano paesaggi suggestivi.
L'artista è certamente un abile conoscitore del colore ed in particolare si può notare come sussista un'ambivalenza tra le sfumature dei colori e passaggi tonali piuttosto decisi.

Se poi si osservano le opere di Alessandro Criscuoli, in arte Chantal, notiamo subito come il colore sia il fulcro di ogni sua opera.
Chantal propone lavori che si svelano poco alla volta creando atmosfere che si rincorrono preannunciano pennellate ricche di un personale linguaggio pittorico.

Renata Ferrari in tale mostra raffigura corpi che richiamano uno spazio tridimensionale, quasi scultoreo.
Le sue opere donano al fruitore un senso di rapimento tale da voler quasi "sfiorare" tali corpi. Sussiste un interessante gioco di luci ed ombre che costituisce una sorta di composizione ritmica.

Il colore per Gaetano Lanatà è motivo di trasporto emotivo e di ispirazione e sottolinea la sua passione per l'arte.
Lanatà stupisce il pubblico con un genere informale tendente alla sublimazione del figurativo. I suoi colori comunicano ricchi di densità e di un fluido espressivo.

Giuseppe Manolio espone opere ove sono presenti infiniti "giochi artistici" ricchi di tocchi simbolici, forme geometriche studiate seguendo la naturale fantasia. La sua arte si manifesta mostrando messaggi che nascono dal proprio "io" e che sottolineano il suo essere un artista poliedrico.

L'arte di Paolo Pirrone è una sorta di percorso piuttosto concettuale. Il suo è un "discorso" pittorico ove le parole costituiscono le molte sfumature dei passaggi cromatici.
La tecnica si differenzia nei vari lavori e sono presenti modulazioni di colore ove appaiono tocchi scelti.

Le opere di Maria Spinelli, appaiono ricercare un equilibrio tra un figurativo "apparente" e un mondo decisamente piu'informale.
La pittrice e' padrona di una sapienza esecutiva e spesso nei lavori emergono incursioni poetiche che calibrano le trame pittoriche rendendole prive di retorica.