Nell’ iniziare di nuovo le attività post- ferie dell’associazione, si è paradossalmente chiuso un ciclo, che comunque ci proietta oltre, nel senso della continuità in progetti e attività.
Sabato 13 settembre alle 18, una discreta giornata di sole, ha accolto la ripresa delle attività con la presentazione delle opere, più di una decina per artista, del primo classificato della sezione grafica, e del secondo e terzo della sezione pittura, ovviamente sto parlando del concorso biennale artistico dell’associazione ove la premiazione è avvenuta a maggio sempre alla GAM dove i nostri premi si svolgono da oltre un decennio.
Erano presenti all’inaugurazione i giurati del premio: il critico d’arte Giangiorgio Massara, l’artista incisore nonchè socio fondatore della nostra associazione Isidoro Cottino, e Angelo Mistrangelo, presidente di giuria e giornalista e critico d’arte del quotidiano LA Stampa.
Anche i tre artisti premiati erano presenti. Giuseppe Borrello, il primo classificato della sezione grafica, residente a Torino ma di origini del sud, è stato premiato con la sua opera il riposo di Achille, per la sua preziosa grafia dell’eroe e del suo cavallo riprodotti in punta d’oro e d’argento, ma la presenza di altre opere hanno dimostrato come la valenza artistica e la conoscenza della classicità rendano immancabilmente grande e interessante la sua produzione.
Stesso discorso per gli altri due artisti, il veneto Luca Maria Marin con il secondo posto e la veronese Maria Paola Ceccarini con il terzo posto della sezione pittura.
Marin, con l’opera “Visione Relativa” si è portato insieme tutta la più significativa essenza della sua produzione, di opere materiche tese a ricercare il senso di un percorso ragionato per comprendere come vi sia inganno nella verità di una presunzione percettiva.
La Ceccarini, conclude il giro mostra con le sue profonde e colorate rappresentazioni di ritratti, tra cui il volto di ragazza, che è l’opera premiata.
Ovviamente una delle riflessioni fondamentali che è scaturita nel discorso di presentazione, è la soddisfazione della giuria nell’avere riscontrato nelle opere la valenza qualitativa percepita nell’opera unica che hanno potuto valutare in concorso, e questo dimostra come la loro scelta non sia stata un fatto casuale ma una giusta percezione di un messaggio artistico di più ampio respiro, sia di contenuto sia di tecnica, e di questo non possiamo che esserne compiaciuti, come elemento probante della serietà e validità che l’associazione mette per rendere il Premio artistico sempre più valido e ricco di una buona offerta artistica.
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