Arte Città Amica
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Arte Città Amica
si forma nell'anno 2001 su un progetto di Raffaella Spada, in seguito presidente, dal critico d'arte Armando Capri, che ne è stato direttore artistico fino alla morte, sopraggiunta improvvisa nel 2006, e di alcuni artisti tra cui Isidoro Cottino....
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Piero Paletto |
A cura di |
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Silvia Ferrara
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Giornalista |
Un viaggio tra le opere di Piero Paletto
Venerdì 20 Giugno alle ore 18.00 si è inaugurata la personale dal titolo “Il mondo di Piero Paletto” presso la Galleria di Arte Città Amica in Via Rubiana 15 a Torino.
Fra le opere di tale artista è presente una sorta di sinergia, alchimia ed ho appreso dalle sue note biografico artistiche, che la passione per l’arte nasce in giovane età. Paletto partecipa nel corso del suo viaggio pittorico ad esposizioni personali in Italia, Francia, Svizzera, Spagna e Croazia.
I riconoscimenti della sua splendida arte sono parecchi così come le sue pubblicazioni. Cito Bolaffi, La Stampa, la nomina di membro di molte note accademie.
Le sue opere dal tratto figurativo trasmettono emozione, energia ed ogni quadro porta il fruitore in un mondo ove sussiste una vivacità pittorica tale da far risaltare un importante dualismo.
Sussistono infatti da un lato tocchi più istintivi, gestuali, ricchi di enfasi e colmi di densa espressività: ci sono poi pennellate quasi più riflessive che richiamano una ricerca di perfezione, un desiderio di una sorta di “Imago Dei” ovvero una forza espressiva somigliante all’estasi divina.
Nelle tele di Paletto, si svolge una “narrazione” che appare compiuta ed elegante, pare rifarsi a noti maestri del figurativo legati al realismo.
Il colore, come possiamo notare dalle tele, è protagonista ed ha una forte rilevanza, appartiene all’interiorità dell’artista.
Diventa un tuttuno con le emozioni che vivono nell’animo di Paletto e secondo combinazioni quasi “ritmiche”, le sue pennellate virtuose assumono una intensa armonia di forma e contenuto.
Vorrei evidenziare un secondo punto per cui a mio parere ogni sua opera è come legata all’altra da una speciale “alchimia”: appare esserci fra le tele una sorta di “sentiero” sul quale sono presenti tocchi molto elaborati che tendono a creare un’emozione importante che si dilata facendo risaltare un recondito spazio interiore.
Tale spazio è ricco di energia vitale, di emozioni e crea una sorta di equilibrio tra un mondo interiore rivolto verso l’animo e uno più apparente esterno che richiama un rapporto diretto con il pubblico.
A tal punto vorrei fare una citazione dedicata al viaggio ed in particolare proprio quello che si compie guardando tali opere: “e in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esisto; se esistono li vedo. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo” (cit. Fernando Pessoa)
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