Eros e non solo |
A cura di |
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Silvia Ferrara e Danilo Tacchino
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Giornalista e direttore letterario |
Un linguaggio artistico singolare
Il 9 giugno alle ore 18 si è inaugurata una collettiva dedicata all'Eros nell'arte.
Si può porre brevemente l'attenzione sul termine “Eros” che dal greco si traduce generalmente con “Amore” ed è associato spesso all'attrazione sessuale, ma viene anche inteso come una sorta di energia che tiene uniti differenti elementi i quali talvolta contrastano ma non si annullano.
Le citazioni che potrei fare a tal proposito sono molte e si può spaziare sia in campo letterario che filosofico.
Tuttavia uno dei punti che vorrei sottolineare e ove sussiste un noto dualismo proviene dalla psicoanalisi e riguarda Eros e Thanatos, ovvero la pulsione di vita e di morte che Freud tratta in un suo famoso libro “Al di là del principio di piacere”.
Freud richiama a tal proposito il conflitto psicologico in termini dualistici fin dai primi scritti ma in tale testo anzidetto viene presentato tale conflitto mediante concetti riguardanti il pensiero di Empedocle.
Eros rappresenta la divinità greca dell'amore e tende a creare visioni della realtà piuttosto complesse e ricche di armonia.
Vorrei evidenziare come oltre alla profonda energia che si avverte guardando le varie opere dedicate proprio all'eros e all'amore in genere si può notare come l'eros raffigurato rappresenti un'importante modo di esternare le proprie emozioni.
Alcune opere eseguite dai soci di Arte Città Amica sono rappresentate con fare sicuro, una gestualità piuttosto imponente e una vivace ricerca cromatica: il colore in alcune tele diventa un mezzo di comunicazione e a volte viene steso in modo più leggiadro, altre in modo più istintivo.
Il linguaggio espresso attraverso le opere presenti in tale collettiva rimanda di certo all'eros e all'amore però richiama anche una sorta di tensione intellettuale definita anche come ricerca artistica interiore.
Silvia Ferrara
Anche questa collettiva sull’Eros, oramai collaudata dall’inizio delle attività dell’Associazione, dimostra come le attività, oserei dire istituzionali dell’associazione, in quanto le più radicate e stagionali, quindi periodiche, mantengono il loro smalto, il loro splendore e l’attenzione degli artisti di Arte città Amica, addirittura dimostrando crescita e sviluppo sulla base della dinamica sociale dell’arte e del mondo in generale.
Danilo Tacchino
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