Incontro di
7 incisori da Venezia e da Torino
E’ un vero piacere per me, proporre in mostra queste sette artiste che della
grafica hanno fatto quasi una bandiera se non addirittura un modo di vivere...vivere l’arte si intende.
Ciò che le accomuna, nella quasi totalità è l’aver fatto parte della prestigiosa scuola veneziana che ora è conosciuta come “
Atelier Aperto” vera fucina di artisti e di interessi non solo nel campo della grafica, ma essendo una emanazione del
Centro Internazionale della Grafica, anche di tutto ciò che è cultura, dal libro classico al libro d’artista, a tutte le tecniche incisorie e a tanti altri interessi che altrove vanno perdendo la loro identità, nel sempre minore interesse per l’arte e in particolare per quelle tecniche che dall’Atelier vengono proposte e divulgate nel nome di una tradizione antica e affascinante.
Sette personalità diverse, un unico grande interesse: l’incisione, sia quella figurativa classica sia quella di ricerca e di sperimentazione, che trova grande spazio presso l’atelier veneziano grazie alla costanza ed all’entusiasmo di
Riccardo Licata e
Nicola Sene, personaggi che hanno dato vita a questo centro e che ne mantengono vivo l’entusiasmo costante che sanno trasfondere a tutti quegli artisti che, nella frequentazione, subiscono il fascino ed acquisiscono nozioni straordinarie, cosi come ci dimostrano le opere esposte.
ISIDORO COTTINO
Da Torino a Venezia ci passa la bellezza, quando l’incisione diviene viva e termine di paragone, di conoscenza.
Una scuola che deve far riflettere.
Una mostra ricca di qualità e professionalità artistica, quella inaugurata venerdì 21Febbraio in associazione.
Una Mostra di sole donne, ben sette, della scuola del
maestro Licata di Venezia, una scuola di incisori e grafici di alto livello, e il loro curriculum ben lo definisce.
Ma le opere esposte sono quelle che chiarificano tanta attenzione verso la qualità e la professionalità di queste artiste.
Immaginazione e creatività, espressione degli oggetti configurati, segno inestinguibile della forma come creazione, perché è segno di una alta attività mentale.
Del resto, come ha ribadito L’amico critico d’arte
Enzo Papa nel suo intervento, l’incisione è tecnica non facile anche perché oltre al mezzo tecnico, l’artista può definire il percorso di riproduzione, ma non ha l’immediatezza di quel che ne vien fuori, e quindi può sentirsi abbastanza appagato del risultato ma difficilmente completamente soddisfatto.
Anche gli interventi degli amici
Gian Giorgio Massara E
Angelo Mistrangelo, hanno continuato ad avvalorare il peso altamente qualitativo delle opere di queste artiste.
Una bella mostra, non c’è che dire, che mi ha ispirato questa riflessione conclusiva:
NELL’INFINITO MAR DI DESIDERI E SENSAZIONI, QUANDO LO SGUARDO SI ATTRAE SU QUELLA IMMAGINE, PROPRIO QUELLA, ALLORA E SOLO ALLORA, IL PROFUMO DEL COLORE E L’INCANTO DELLA TECNICA, COMPIONO IL MIRACOLO.
DANILO TACCHINO