Nella mostra presentata ieri sera ad Arte Città Amica, una personale di Katia Anastassiou, di origine greca che però lavora da molti anni a Torino, si sono potute ammirare le due “anime“ di questa interessante artista.

La prima con una decisa propensione al colore che colpisce per la sua solarità, nelle tele, dove ricordi e sensazioni di viaggi o avvenimenti, creano una atmosfera di incanto, segni, simboli, date e scritte, una sorta di quadrato magico dove è curioso vagare ricomponendone l’insieme.

La seconda “anima” di Katia è quella inserita nelle sue opere in ceramica, quasi sempre in tecnica Raku, dove riesce a proiettarci in un mondo più introspettivo, dove i colori non sono che labili pretesti cromatici per un modo di esprimersi personale e silenzioso, splendidi lavori dai toni sommessi, ciotole, oggetti vari, alcune splendide croci che ci riportano alla cultura greca ma sempre espressa in modo delicato personale e raffinato.