Carla Gentile è nata a Torino, dove vive e lavora.
Si è diplomata al Liceo Artistico dell'Accademia Albertina di Belle Arti in Torino nel 1950.
'Nel 1954 ha iniziato ad esporre alla Promotrice di Belle Arti di Torino (più volte membro della Commissione Artistica).
Socia fondatrice dell'Associazione Piemonte Artistico e Culturale dal 1957 (e consigliere dal 1985 al 1992), ha aderito alle collettive organizzate in cinquant'anni di attività. Nel 1956 ha decorato con cinque pannelli a monocromo la facciata esterna degli Uffici della Società Vizzola al cantiere di Campo Moro (Valmalenco) e con un pannello a colori l’ingresso degli Uffici di Sondrio.
Nel 1956 ha dipinto con scene della vita di Gesù adolescente, la parete absidale della Cappella dell'Istituto Pro-Pueritia di Torino.
Dal 1956 al 1989 ha insegnato educazione artistica nelle scuole medie statali. Ha illustrato con disegni ad inchiostro, raffiguranti le dighe di impianti idroelettrici, un volume edito dal Ministero dei Lavori Pubblici.
Dal 1988 al 1995 è stata socia del Circolo degli Artisti di Torino.
Dipinge ad olio, a tempera e usa la tecnica dello smalto su rame ed argento a gran fuoco.
Ha piu volte esposto al Salone di Parigi oltre che in Svizzera, Canada, Russia, Giappone ed in numerose città italiane.
Gli aspetti della pittura di Carla Gentile si identificano
con un percorso ricco di riferimenti con la cultura
figurativa dell’area piemontese, con un dipingere che ha
trovato un preciso riscontro con l’esperienza di Mario
Micheletti del quale ha frequentato lo studio dopo
essersi diplomata al Liceo Artistico dell’Accademia
Albertina di Belle Arti di Torino.
Si tratta quindi di un itinerario che ha attraversato le
correnti dell’arte contemporanea per delineare con
assoluta coerenza un discorso caratterizzato dalla
ricerca di colori, di linee di immagini risolte con una
sensibile visione della natura e del paesaggio.
Angelo Mistrangelo
…La pittura di Carla Gentile, spaziata ormai in una
ampia sventagliata di anni, si è fatta via via più sicura nel
linguaggio, aggressiva: la pennellata è condotta in modo
tale da suggerire il termine gestuale proprio perché non
c’è interruzione nelle pennellate che naturalmente si
distendono sulla superficie come se seguissero un
disegno che urge di essere tradotto in colore.
Gian Giorgio Massara
Carla Gentile conferma la sua predilezione per il colore
luminoso che le nasce per un istintivo bisogno che va
oltre la pura suggestione di un “vero naturale” tendendo
piuttosto alla definizione di uno stile.
Angelo Dragone
Carla Gentile ha chiesto alla pittura emozioni genuine che
traduce in immagini usando dei soli mezzi legittimi e
modulando colore, luce e forma con una dolcezza che è
propria della sua femminilità, ma con una sicurezza di
linguaggio che non conosce distinzione di sesso. L’onestà
del suo mestiere garantisce la chiarezza del suo credo
poetico e quando esistono simili qualità perché ci si trova
a contatto d’un mondo semplice e pulito ispirato da
sentimenti privi di ogni complessità mentale
Mario Monteverdi