Il dado è tratto, disse Cesare al passaggio sul Rubicone, e lo abbiamo detto anche noi, all'inaugurazione della Mostra associativa :"Pittura e letteratura si incontrano".
Noi dell'associazione abbiamo voluto veramente, con le nostre forze, far incontrare l'arte della pittura con quella della letteratura in genere.
Quella del giorno d'oggi, degli artisti d'oggi, e non solo contemporanei, che è già una stereotipizzazione, un volere già commemorare ciò che deve ancor essere valutato, ma siamo riusciti, per ora, a far vivere la realtà di artisti che vivono, respirano e lavorano nella quotidiana realtà dei primi anni del secondo ventennio del XXI secolo.
I pittori di Arte Città Amica non solo hanno interpretato opere di scrittura "viva", ma sono penetrati (o almeno ci hanno provato), nell'anima artistica di poeti e scrittori che si sono evidenziati nell'edizione 2010 del premio letterario.
E' stata una bella festa, con la sala piena di pittori.
Meno, per quanto riguarda i poeti e gli scrittori , che però nella maggior parte di quelli evidenziati dai pittori, abitano fuori Regione, ma stanno giungendo anche quelli più vicini, perchè il connubio ha appena iniziato ad esistere e gli eventi di "Ottovolante" (serie di incontri con gli scrittori per conoscersi e farsi conoscere), sono il futuro per questo scopo, una realtà che si vuole perseguire senza tentennamenti nè remore.
Ho notato come gli artisti hanno scelto le opere in modo molto libero e meditato.
Chiaramente, e permettetemelo, è normale fare questo.
La scelta è caduta maggiormente su testi poetici e meno su quelli prosaici dei romanzi e dei racconti.
Si dice che una poesia sebben più corta, sia pregna di sensazioni anche maggiormente interpretabili in un modo che un testo prosaico non ha, oltre che richiedere più tempo alla lettura per giungere a volte allo stesso obiettivo. Si dice, ma non sempre è così.
E poi i gusti degli uomini, artisti o meno, sono individuali.
A chi piace leggere romanzi, a chi piace lasciarsi ispirare con più slancio da una poesia, a chi piace lasciarsi rapire dalla curiosità di sfidare il pensiero altrui.
In questo caso la situazione è più difficile e quindi più rara anche perchè per un pittore è più facile descrivere il visibile che l'invisibile, cioè l'emozione dello spirito dello scrittore.

Mi sono messo a fare i "conti della serva" come si suol dire, e ho notato che oltre 60 artisti hanno descritto una trentina di opere degli scrittori e poeti evidenziati dal premio .
Oltre la ventina sono state le opere di poesia scelte e oltre la quindicina le opere prosastiche, ed alcune opere sono state scelte da più artisti.
Quella "gettonata" di più in assoluto è stata la poesia "La memoria dell'acqua" con sette opere dedicate.
La seconda preferenza è stata sempre per la poesia.
L'opera "Ulula il vento", con 4 preferenze.
Delle opere di prosa, la frequenza più alta non ha superato le due preferenze.

Una bella esperienza, un bel lavoro di catalogazione e di indirizzo, ed anche una bella sfida per i tempi futuri dell'associazione.